Nella giornata, nella quale l’Hellas , al Bentegodi, ricorda, con il minuto di silenzio, coperto dagli applausi, l’indimenticabile Emiliano Ciccio Mascetti, un generoso rigore assegnato da Ayroldi permette alla malcapitata Sampdoria di strappare un punto, molto importante per la sua difficile classifica, al Bentegodi. Tudor conferma la formazione tipo che poi è quella che ha espugnato Bergamo. Dopo un errore di Ilic che, al terzo, regala un angolo alla Doria, sono gli scaligeri che prendono in mano le redini del gioco. Al sesto, c’è un lungo lancio per Simeone che è anticipato di un non nulla dall’uscita disperata di Audero. Un minuto dopo, clamorosa opportunità per Faraoni che impatta al volo uno stupendo traversone di Lazovic ma la sua conclusione, come contro l’Atalanta, colpisce il palo e finisce sul fondo. Poco prima del decimo, nuova dirompente iniziativa di Lazovic, sul cui traversone, c’è la deviazione di testa di Barak che conquista un angolo. Subito dopo un rinvio, non perfetto, di Montipò favorisce il recupero di Candreva il cui tiro è respinto, in questo caso, molto bene, dal portiere gialloblù. Dopo un traversone di Faraoni parato dal portiere c’è una pericolosa conclusione, dalla distanza, di Taméze che esce a fil di palo. Si arriva quindi, al quarantaduesimo, quando il signor Ayroldi, fra la sorpresa generale, decreta un rigore in favore della Doria per l’intervento di Gunter, che viene ammonito, su Caputo. Le immagini televisive non chiariscono l’episodio infatti si vede Caputo che, dopo aver tirato, subisce un pestone da Gunter. Batte lo stesso giocatore ma Montipò respinge, purtroppo, troppo centralmente e l’ex Sassuolo non deve fare altro che spingere il pallone nella porta vuota. Si va al riposo sotto di una rete, abbastanza strana, anche se l’Hellas esclusi i primi minuti non ha giocato come siamo abituati. Molta confusione, dettata anche dalla frenesia del gioco, con passaggi troppo spesso sbagliati. Al ritorno in campo, Sutolo sostituisce Gunter, andando sul centro destra, con Ceccherini che si sposta a sinistra mentre Casale va al centro. Sembrano decisi a recuperare gli scaligeri anche se la precisione non è la dote migliore della serata. Al quarto d’ora, bell’iniziativa di Caprari che apre sulla fascia destra dove arriva Faraoni che, invece di tentare la conclusione, cerca il servizio per Simeone ma il passaggio risulta troppo lungo. Poco dopo duplice cambio di Tudor, fuori capitan Faraoni per Depaoli e Barak per Lasagna. Poco prima della mezzora palla in profondità di Caprari per Lasagna anticipato di un soffio da Audero. È la premessa del pareggio che arriva al trentaduesimo. Sutalo mette in profondità per Caprari che cerca subito la conclusione che è murata, in un primo tempo, da un difensore, ma il numero dieci scaligero recupera palla, evita anche due compagni, che sono sulla sua linea, salta Audero e deposita in rete con un delicato tocco di destro. Poco dopo fallo su Simeone ai venticinque metri. Batte Caprari ma la barriera devia in angolo. Poco prima del quarantesimo Tudor protesta per un fuorigioco fischiato a Lasagna ed è ammonito quindi, essendo diffidato, sabato seguirà, la gara di Cagliari, dalla tribuna lasciando a Bocchetti la direzione della squadra. In pieno recupero fuori, per la meritatissima standing ovation, Caprari per Veloso e Ilic per Bessa. Dopo cinque minuti Ayroldi manda tutti sotto la doccia quindi la Samp, seguita al Bentegodi da oltre 1700 tifosi, porta a casa un prezioso punto in vista del drammatico derby della prossima giornata,
mentre gli scaligeri salgono a quota quarantanove, ad un passo dalla soglia psicologica dei cinquanta punti e a cinque dal record di punti nella massima serie.