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BCC Verona e Vicenza e Banca Patavina ricevono il consenso dalla BCE per la fusione

Il cda di Iccrea Banca, capogruppo del Gruppo Bcc Iccrea, ha informato i Cda di Bcc Verona e Vicenza e di Banca Patavina di aver ricevuto l’autorizzazione della Bce sul percorso aggregativo tra i due istituti. La Banca che nascerà sarà la terza Bcc a livello italiano per sportelli, 92, la quarta per attivo, 6,49 miliardi, la sesta per soci, 29 mila, e tra le più grandi banche dell’intero Gruppo Bcc Iccrea. Il territorio di riferimento abbraccerà le province di Verona, Vicenza, Padova, Venezia, Treviso, Rovigo, Trento e Mantova. La futura Bcc potrà contare su oltre 700 collaboratori e un prodotto bancario lordo di oltre 9 miliardi di euro. La raccolta diretta arriva a 4,1 miliardi di euro, gli impieghi a clientela ammontano a 3 miliardi di euro. La nuova aggregazione, secondo Flavio Piva, presidente di Bcc Verona e Vicenza, «è la conferma del grande valore di questo percorso strategico che darà vita alla più grande Bcc in regione». «L’autorizzazione della Bce», aggiunge Leonardo Toson, presidente di Banca Patavina, «costituisce un passaggio essenziale nel percorso che abbiamo avviato». «La Bcc che nascerà», conclude Giuseppe Maino, presidente gruppo Bcc Iccrrea, «saprà esprimere una forte connotazione competitiva». Ora la Decisione definitiva spetta ai relativi soci. In BCC Verona e Vicenza è confluita nel 2021 anche Cerea Banca 1897.

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