Brutto scivolone dell’Hellas, la Fiorentina passa al Bentegodi

Brutta sconfitta dei gialloblù che subiscono una dura lezione dalla squadra di Vincenzo Italiano. Il duo Zaffaroni/Bocchetti conferma per nove undicesimi la formazione che era uscita sconfitta, di misura, dall’Olimpico. Perdurando le assenze ormai croniche di Djuric, Henry e Veloso, alle quali si è aggiunta, all’ultimo momento, quella di Ceccherini mentre è rientrato fra i ranghi Faraoni. La squadra si schiera con Montipò, in porta, Magnani, Hien e Dawidowicz, in difesa, quindi il rientrante, dopo quattro mesi, Faraoni, per Depaoli, e Doig, sulle fasce, con Duda e Taméze(foto), centrali, mentre Ngonge e Lazovic operano alle spalle di Lasagna, preferito a Gaich. Dopo qualche minuto di gioco a centrocampo, poco dopo il quinto, lungo lancio di Dawidowicz per Lasagna che brucia il proprio difensore ma tira a lato. Rispondono i viola e Gonzalez scarica un gran tiro sull’esterno della rete. Poco dopo, su azione d’angolo, il colpo di testa di Hien finisce alto. Passano pochi minuti e i viola vanno in vantaggio. Ikone, dopo aver lasciato sul posto Dawidowicz, appena entrato in area, appoggia all’accorrente Barak che fulmina, sotto l’incrocio Montipò. Tony, sotto la curva sud non festeggia. Poco dopo il ventesimo c’è la prima ammonizione che colpisce Doig. Passano due minuti e un gran tiro, da fuori, di Taméze, scheggia la traversa ma c’era fuorigioco. Dopo l’ammonizione anche del centrale fiorentino, poco prima della mezzora, c’è l’incredibile errore di Lasagna che, dopo aver servito in profondità, Lazovic, a centro dell’area piccola, sul traversone di Darko, di testa non inquadra la porta. Poco dopo anche Barak è ammonito mentre un bel tiro agiro di Duda è respinto in angolo da Terracciano. Dopo che anche capitan Faraoni è finito sul taccuino dell’arbitro, a dieci minuti dal riposo, la viola raddoppia. Sull’angolo c’è la deviazione di testa di Cabral, perso di Hien, con palla che supera Montipò che non sembra impeccabile nell’intervento. Poco prima del riposo bella iniziativa Doig, Lazovic, Dawidowicz che, dal fondo, traversa ma, a centro area, non c’è nessuno che possa intervenire. Si va al riposo, senza recupero, sotto di due reti ma pesa moltissimo l’occasione non sfruttata da Lasagna che poteva portare sul 1-1. Al rientro in campo i gialloblù cambiano Doig e Magnani per Braaf e Cabal. Alla prima azione, gialloblù pericolosi con il neoentrato Braaf che, servito da Lasagna, chiama alla parata Terracciano. Poco dopo Amrabat, abbranca Lasagna ed è ammonito. Sulla punizione di Lazovic, Cabal, sul secondo palo, mette fuori ma, anche in questo caso, c’è fuorigioco. Prima del ventesimo si susseguono i cambi. Nella viola escono gli autori delle reti prima Barak per Bonaventura quindi Cabral per Jovic ed anche Amrabat per Castrovilli mentre, nell’Hellas, Gaich sostituisce Lasagna e, poco dopo, Ngonge lascia il posto a Verdi. Alla mezzora, dopo un tiro di Lazovic, servito da Dawidowicz, parato e un colpo di testa di Gaich, su appoggio di Ngonge, finito a lato, c’è l’uscita di un esausto Faraoni per Zeefuik. Al quarantesimo, dopo l’ammonizione di Braaf, i gialloblù vanno vicinissimi ad accorciare le distanze infatti, su traversone di Lazovic, la girata di testa di Gaich colpisce in pieno il palo con Terracciano immobile. All’ultimo minuto, incredibile  terza rete viola. C’è un fallo scaligero, poco oltre  la linea di metà campo, su Mandragola. Con il giocatore viola a terra e un gialloblù che controlla le sue condizioni, Biraghi, con scaltrezza, vedendo Montipò, al limite dell’area calcia direttamente in porta sorprendendo l’estremo difensore. Inutili le proteste degli scaligeri. Per l’arbitro, la cui direzione ha lasciato parecchio a desiderare, tutto regolare quindi la gara termina con il tris viola. Per i gialloblù una sconfitta che interrompe la serie di risultati positivi al Bentegodi e lascia invariato il distacco di tre punti dallo Spezia al quale, domenica, ad ora di pranzo, gli scaligeri faranno visita cercando di prendersi la rivincita sulla bruciante sconfitta subita al Bentegodi