Capi di Bestiario – Mad in Italy: un caleidoscopio di “serene follie”.
Imprevedibile, sorprendente, personalissimo e irresistibilmente divertente: Capi di Bestiario – Mad in Italy (Edizioni “Il Saggio”) è un piccolo universo di parole e immagini che si muovono in perfetta, assurda armonia. Cento pagine di filastrocche, limericks, rime, giochi linguistici e racconti brevi firmati da Fabio Tagetti, autore che coniuga l’ironia britannica con la vivacità tutta italiana.
Ad accompagnare i testi, le illustrazioni di Giulia Casaro ed Elia Cavatton, due artisti che trasformano ogni pagina in una scena teatrale dove le parole danzano, si rincorrono e si travestono. Il risultato è un libro-oggetto che diverte l’occhio tanto quanto la mente, un “bestiario” di creature linguistiche e visive, tra nonsense, riflessioni leggere e malinconie gentili.
Tagetti definisce la sua raccolta una serie di “serene follie”, e non c’è definizione più azzeccata. L’umorismo – sospeso tra il surreale e il poetico – si mescola a lampi di saggezza e nostalgia, in un equilibrio perfetto tra gioco e pensiero. Le sue rime e invenzioni ricordano certi spiriti liberi della letteratura inglese, ma con un gusto tutto mediterraneo per il paradosso e la fantasia.
A chiudere il volume, un tocco meta-letterario irresistibile: le recensioni “ufficiali” di testate di tutto il mondo – molte delle quali inventate – che recensiscono il libro in lingue improbabili, tra cui una misteriosa versione in indonesiano. Un finale surreale che strappa un sorriso e ci ricorda che, sì, di buonumore ne abbiamo un bisogno urgente e sincero.
Capi di Bestiario – Mad in Italy è un atto d’amore verso la parola e il suo potere di stupire: una giostra di nonsense e poesia che ci invita a ridere, pensare e – soprattutto – a non prenderci mai troppo sul serio.
L’intervista all’autore, ospite di RCS Informa.