Pro Loco Legnago, con in testa la presidente Federica Lonardi, ha presentato al museo Fioroni il programma della 101ima edizione del Carnevale legnaghese che torna a celebrarsi di pomeriggio, domenica 30 marzo alle 15, di “mezza Quaresima” com’è da tradizione.
Oltre al consueto corteo dei carri, che muoverà da Porto alle 14.30 per giungere nel capoluogo, la manifestazione sarà arricchita dalla presenza delle maschere tradizionali di Lematho e del Re della Patata, accompagnati dal Papà del Gnoco scaligero e da “La corte di Vienna ai tempi di A. Salieri”.
Contestualmente un gruppo di cinofili, coordinato da Monica Vicentini, organizzerà una passeggiata degli amici a quattro zampe – anch’essi mascherati – dalla Galleria Risorgimento a Piazza Garibaldi, che si svolgerà al termine della sfilata dei tradizionali carri.
«I ricordi più belli del nostro Carnevale – ha affermato Cavedo Gianluca, assessore alla Cultura – son quelli di quando lo vissi da bambino e sono lieto che in questa occasione vi sia anche un richiamo a “Salieri 200”».
«Ci sarà la partecipazione di dodici carri allegorici, provenienti da tutta la provincia; avremo la presenza delle majorette del gruppo di Salizzole e, quest’anno, anche gli sbandieratori della Città murata di Montagnana. Poi, ci sarà la partecipazione straordinaria del Papà del Gnoco, che anche quest’anno ha accettato il nostro invito e, ovviamente, sfileranno davanti ai carri diversi gruppi mascherati, tra cui il gruppo “La corte di Vienna ai tempi di A. Salieri”. Per la via del centro cittadino avremo, poi, la presenza di tredici bancarelle tra espositori e street food. Inoltre, durante tutto il Carnevale sul palco ci sarà l’animazione di Radio RCS», ha spiegato la presidente di Pro loco, Federica Lonardi.
All’iniziativa è intervenuto anche il sindaco Paolo Longhi, che nel riprendere la locuzione latina “Semel in anno licet insanire, (una volta all’anno è lecito uscire da se stessi)” ha tracciato un quadro delle follie carnevalesche legnaghesi, muovendo già dalla collocazione della festa nel periodo quaresimale, passando per il dibattito leggendario sulla figura del fondatore di Legnago per giungere alla considerazione che «l’unico filo rosso che unisce queste simpatiche mattane è l’abnegazione della Pro Loco che, di generazione in generazione, dal 1980, organizza la manifestazione: nemmeno la pandemia l’ha fermata».
Il primo cittadino ha fatto sapere che parteciperà, portando il proprio figlioletto, alla manifestazione ma non in veste ufficiale bensì “nei panni del consigliere Tebon”.