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L'Onda Veronese

Chievo / Fiorentina 1-2

Un Chievo sfortunato conclude il girone d’andata con un’immeritata sconfitta, al Bentegodi, con la Fiorentina. Maran conferma, a grandi linee, la formazione che ha pareggiato a Bergamo, con il ritorno di Gamberini, al centro della difesa, di Hetemay, che ha scontato la squalifica, e di capitan Pellissier, a far coppia con Paloschi, in attacco. Dopo un periodo di studio, la Fiorentina, con Gomez, cerca la porta senza però inquadrarla. Al quarto d’ora da azione da out, Izco, al volo sfiora l’incrocio dei pali.  Al trentacinquesimo, un po’ a sorpresa, la viola passa. Angolo di Mati Fernandez per Joaquin che serve Tomovic, dimenticato da tutti, che, di testa, indirizza verso il secondo palo dove Gonzalo Rodriguez mette in rete, forse il pallone sarebbe entrato lo stesso. Il tempo si chiude con il Chievo in avanti, anche se la difesa avversaria con corre particolari pericoli. La ripresa si apre con un tiro di Schelotto parato dal portiere. Al sesto Paloschi, lanciato da Schelotto, mette in rete ma l’arbitro annulla per la segnalazione di fuori gioco. Al decimo Bizzarri si supera per deviare un bolide di Mati Fernandez. Maran richiama un ordinato Birsa per Botta che, con la sua vivacità mette lo scompiglio fra gli avversari. Poco prima del venticinquesimo, da azione d’angolo per il Chievo, la Fiorentina parte con un micidiale contropiede vanificato dall’eccesso di leziosità degli avanti viola. Regola del calcio a gol sbagliato, goal subito e, infatti, passano due minuti, e Botta, dopo un’iniziativa personale, traversa per Paloschi che spizza per Pellissier che con un violento tiro di destro insacca. Poco dopo la mezzora clamorosa occasione per il Chievo. Izco lancia Paloschi, che scatta sul filo del fuori gioco, poi spara un gran tiro che trova i guantoni del portiere, il pallone s’impenna arriva Pellissier che di testa cerca l’angolino ma, il gigantesco Tatarusanu, s’allunga, proprio sulla linea e allontana la minaccia. A due dalla fine, visto gli attacchi viola e gli spazi che si aprono, Maran richiama Pellissier per Lazarovic ma, l’allenatore, non ha fatto i conti con Babacar che, entrato per l’inguardabile Gomez, a quindici secondi dalla fine dei quattro minuti di recupero, tocca, con la nuca, un traversone di Joaquin, la palla assume una beffarda parabola che s’insacca all’incrocio dei pali lasciando di gesso Bizzarri. La Fiorentina conferma la sua tradizione favorevole in riva all’Adige ma, questa volta, il Chievo non meritava di perdere. Fatale l’indecisione di Gamberini su Babacar. Ottima la prestazione, piena di corsa e di lavoro oscuro, di Schelotto e molto buono l’impatto alla gara del ventiquattrenne argentino Botta.

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