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Ciao mitico Garella, Campione d’Italia e leggenda gialloblù

L’Hellas Verona annuncia con grande dolore la scomparsa di Claudio Garella, il mitico Garellik, dello scudetto scaligero. Nato a Torino, 67 anni fa, dopo aver iniziato nelle giovanili del Toro, debutta, appena diciottenne, in prima squadra. Passa poi, per due stagioni, al Casale prima in Serie D quindi in Serie C dove, oltre a parare, si segnala per aver messo a segno rigore. Dopo un anno al Novara passa alla Lazio, dove, dopo un anno da secondo di Felice Pulici gioca un intero campionato da titolare, grazie alla fiducia che in lui ripone Luis Vinicio. La stagione non è eccezionale e, alcune sue prestazioni, non esaltanti, vengono definite garellate. Passa, quindi, nel 1978 alla Samp, in Serie B. In Liguria rimane tre stagioni per essere quindi ceduto all’Hellas. Le sue prestazioni, in riva all’Adige, diventano subito memorabili e gli viene affibbiato il nomignolo di Garellik. Diventa uno dei protagonisti della storica cavalcata che porta allo scudetto del 1985. L’anno successivo si trasferisce al Napoli dove vince un altro scudetto oltre alla Coppa Italia. Dopo tre stagioni passa all’Udinese dove gioca per due campionati prima di concludere nel 1991 la propria carriera all’Avellino. Intraprende la carriera di allenatore in squadre minori del torinese. A Verona ha lasciato un ricordo indelebile. Il suo modo di parare, certamente poco ortodosso, ma molto efficace, lo hanno fatto diventare un mito della indimenticabile squadra di Osvaldo Bagnoli. Lascia la moglie e due figlie.

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