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Dopo due anni Matos ritrova la via della rete e mantiene l’Hellas in testa alla classifica

Pur soffrendo, l’Hellas Verona supera, al Bentegodi, l’ostico Spezia e mantiene la testa della classifica. Grosso recupera Pazzini e sceglie Gustafson a completare il centrocampo, mentre, all’ultimo momento manca Almici quindi Crescenzi trasloca a destra con Balkovec a sinistra, invariato il resto della formazione. Marino, di cui si ricorda il gioco spigoloso quando era alla guida del Frosinone, imposta la gara su difesa arcigna, non esente da falli, e velocissime ripartenze. Nel primo quarto d’ora da segnalare solo l’ammonizione di Terzi che si accartoccia sul pallone impedendo a Matos di scappare. Al ventesimo una bella iniziativa di Balkovec è vanificata dalla pronta uscita del portiere. Poco dopo la mezzora Okereke sfugge a Marrone cerca di anticipare l’uscita di Silvestri ma, fortunatamente, il pallone esce di poco. E’, purtroppo, il preludio al vantaggio ligure. Sulla destra Okereke brucia il difensore e traversa, Marrone non riesce a intervenire e Bidaoui tutto solo, sul secondo palo, appoggia nella porta sguarnita. Passano pochi minuti e l’Hellas pareggia. Pazzini cerca fortuna sulla sinistra, entra in area, e scarica un tiro forte, ma non irresistibile, che Manfredini respinge corto, Matos è il più pronto di tutti a insaccare. Si va al riposo con un giusto pareggio. La ripresa si apre con l’ammonizione di Colombatto poi, al quarto d’ora, Grosso richiama un non convincente Gustafson per Zaccagni che dimostra subito grande impegno e determinazione. Al ventesimo è la volta di Pazzini a lasciare il posto a Tupta. Alla mezzora Crescenzi, in proiezione offensiva, tira dalla distanza ma il portiere para. Passano due minuti e i gialloblù trovano il vantaggio. Velocissima iniziativa di Crescenzi che cede la palla a Matos che, arrivato sul fondo, attraversa per l’accorrente Zaccagni che insacca indisturbato. A dieci dalla fine rocambolesco intervento di Silvestri a salvare la rete ma l’arbitro, seppur in ritardo, ferma il gioco. Tupta mette in difficoltà i difensori con la sua velocità e aggrssività. Grosso, anche per spezzare il ritmo, e per dare maggior copertura richiama Henderson per Calvano e, in pieno recupero, Tupta si presenta tutto solo davanti al portiere ma manca di freddezza e tira addosso a Manfredini. Dopo quattro minuti triplice fischio e tutti sotto la doccia. Successo sofferto ma, alla fine, altri tre punti nel carniere e testa della classifica mantenuta anche se, il Benevento, vittorioso a Cittadella in casa dell’ex capolista, è distanziato di tre punti ma avendo già fruito del turno di riposo. Sabato nuova impegnativa trasferta all’Arechi di Salerno dove indimenticabili ricordi tornano alla memoria.

Dopo due anni Matos ritrova la via della rete e mantiene l’Hellas in testa alla classifica

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