Una grande gioia ha accompagnato il ritorno di tifosi, staff, dirigenza e giocatori tutti, dalla insidiosa trasferta di Creazzo dove l’Atletico Cerea del presidente Diego Piva si giocava la permanenza in questo tribolato campionato di Prima categoria. Una squadra molto giovane con alcuni atleti che si affacciavano per la prima volta in categoria; un mister Fabio Giammarino, anch’egli alla prima esperienza, bravo a farsi da parte nel momento di maggiore difficoltà della squadra. Poi entra in scena l’amico Luca Monastero ed il suo entusiasmo. Sa che c’è da soffrire, sa che non ti regala niente nessuno, ma passo dopo passo la squadra lotta.
L’Atletico Cerea festeggia la permanenza in Prima categoria.
Un assetto ben impostato, alcuni rincalzi di assoluto valore pronti a subentrare, altri ancora più giovani a soffrire dalla panchina, eh sì, esperienza anche questa. Ad un certo punto sembrava fatta e invece… I play-out come ultimo ostacolo, o la va o la spacca. E’ andata! Dall’altra parte l’Union Olmo Creazzo del subentrato mister Davide De Forni; un’altra storia da raccontare; un campionato sfortunato nell’insieme. Ma l’orgoglio di averle provate tutte per rimanere in una categoria difficile, dove al minimo sbaglio ti castigano; dove le differenze tra un gol mancato ed un gol subito lasciano il segno.
Union Olmo Creazzo, l’11 iniziale.
Il pareggio a reti bianche premia il Cerea dunque. Ora la società sa di avere una rosa di giocatori che si è fatta le ossa. Una rosa che va tutelata da possibili saccheggi da parte di altre società. Eh sì perché sono tanti i giocatori che si sono messi in luce in questo campionato e che ora fanno gola alle società avversarie. Ora la scelta. Un paio di ritocchi di comprovata esperienza e la squadra sarà in grado di affrontare il prossimo campionato con serenità; oppure…
Atletico Cerea, l’11 iniziale.
Il gol di Diego Rossetti all’andata, si è rivelato gol decisivo per la permanenza in Prima. In partenza la squadra di Monastero sembrava patire meno la tensione. Tant’è che le prime occasioni da rete sono appannaggio dei ceretani. al 5’ infatti sugli sviluppi di un corner, Edoardo Crema in piena area calcia a rete ma non ha fatto i conti con Alessio Refosco che d’istinto devia la palla salvandosi dalla capitolazione. L’union stenta nella manovra mentre l’Atletico gioca con determinazione e senza paura. Al 27’ Zumbadze si traveste da rifinitore e mette la palla morbida in area proprio per il rifinitore Diagne che tocca sporco ingannato dal vento. La palla sembra destinata nel sacco ma ancora una volta ci pensa Refosco a salvare il risultato ed a mantenere in partita i suoi. Poco dopo capitan Sartori scuote i suoi e lavora bene sulla fascia, poi si accentra e invita Corà alla conclusione dal limite. Un tiro molle che non ha pretese; Rossignoli ringrazia. Al 41’ dalla bandierina la palla giunge a Diakite che come all’andata la schiaccia in rete, ma stavolta è Rossignoli a salvare i suoi. Un brivido attraversa la panchina del Cerea.
Alessio Refosco, ha tenuto a galla l’Union nella prima frazione di gioco.
La ripresa si apre con una girata di Guarda che non impensierisce Rossignoli. Poco dopo però una ripartenza favorisce l’inserimento di capitan Barotto, uomo ovunque al pari di Zumbadze, che calcia ad incrociare con palla che sibila fuori vicino al palo. Mister De Forni rompe gli indugi e propone un Olmo a trazione anteriore. Con il passare dei minuti l’Atletico arretra il baricentro; l’importante ora è non subire gol. Zumbadze con il suo prezioso e sporco lavoro permette al Cerea di risalire. La palla a lui è sempre in cassaforte anche se spesso gli avversari giocano sporco pur di toglierla. La gara ora si fa nervosa, i falli si susseguono, saltano gli schemi. L’Union spinge con la forza della disperazione più che con la testa. Il Cerea confida nelle ripartenze per alleggerire il peso della tensione e magari per cercare il gol vittoria. Entra Lofti per l’esausto Diagne. Un minuto dopo recupera palla caparbiamente e dalla distanza la scaglia verso la porta. Un brivido attraversa la panchina dell’Union; la palla infatti esce vicinissima all’incrocio dei pali. L’Union può ancora sperare. I minuti non passano mai per i granata e per i propri tifosi. Al 44’ ci prova Costanzo ma il tiro è sporco e giunge debole tra le braccia di Rossignoli.
Mister Luca Monastero, il Cerea è salvo.
Al triplice fischio scoppia la gioia dei ceretani mentre l’Union esce mestamente di scena. Mister Monastero sportivamente va a consolare la panchina avversaria come alcuni suoi giocatori. Personalmente ringrazio Ciro Aliberti che tanto ha dato al calcio dilettante militando in categorie superiori quasi sempre da capitano. Forse passata la delusione continuerà a giocare o forse no. Nessuno potrà togliergli quanto di buono fatto fin qui.
L’ingresso in campo delle squadre.
Union Olmo Creazzo-At. Città di Cerea 0-0
Union Olmo Creazzo: Refosco, Bileac, Maltauro, De Boni (26’st Bortoli), Aliberti, Corà (7’st Tonello), Sartori, Diakite (14’st Benvenuti), Tugnoli, Bertollo, Guarda (25’st Costanzo). All. De Forni.
At. Città di Cerea: Rossignoli, Camon, Sa, Martin, Moratello, Crema, Taouriri (26’st Morello), Barotto, Zumbadze, Diagne (33’st Lofti), El Mouaffaq (21’st Rossetti). All. Monastero.
Arbitro: Giacomo Termo di Padova; assistenti Alessandro Ionata di Castelfranco e Francesco Brisolini di Legnago.