Tornare ad allenare e vivere le emozioni sul campo, proponendo ai giocatori la propria filosofia calcistica e il modo in cui stare in campo. Gianfranco Brendolan, allenatore vicentino che nel corso degli anni ha saputo farsi apprezzare come tecnico debuttando a Chiampo proseguendo poi con Sarego, Trissino e Arzignano, ma anche nel veronese dove ha guidato Provese, Aurora Cavalponica e Alba Borgo Roma, è pronto per una nuova sfida. Ha già 300 gettoni di presenza ma non solo nelle Prime Squadre ma anche in diversi settori giovanili iniziando nel Montecchio Maggiore a cui sono seguite Arzignano e Real Vicenza e nel veronese la juniores nazionale e la Beretti della Sambonifacese. Negli ultimi sei anni mister Brendolan è stato nei professionisti in Serie C con cinque nel vivaio dell’Arzignano Val Chiampo e nella stagione appena conclusa nella Primavera del Legnago Salus affiancando Davide Pellegrini.
Proprio queste ultime esperienze hanno fatto crescere in lui la voglia di allenare e rimettersi in gioco in prima persona e a tal proposito afferma: “Il professionismo mi ha dato la possibilità di approfondire e confrontarmi con altre persone. A Legnago ho trovato persone serie e competenti in primis il ds Massimo Bragantini, lo stesso allenatore Davide Pellegrini e gli stessi ragazzi veramente bravi come abnegazione e impegno. In tutte le squadre che sono stato ho imparato qualcosa e sono pronto per una nuova avventura. Le difficoltà non mi spaventano, anzi sono il primo a mettermi in discussione”.
Oltre a tornare ad allenare, Gianfranco Brendolan ha un sogno nel cassetto e conclude: “Mi piacerebbe conseguire il patentino di Uefa A, quest’anno ci sono andato vicino e mi è sfuggito per poco, tuttavia come ho detto in precedenza sarebbe già importante ripartire in una panchina e in questo la mia priorità è questa”.