
Sdegno e delusione per il mancato ripescaggio in Prima Categoria. Si può riassumere così la presentazione del San Giovanni Ilarione avvenuta presso gli impianti sportivi del paese.
E il disappunto è evidente nelle parole del diesse Omar Rossetto “Avremmo voluto presentare la squadra con un’atmosfera festosa e che andava a legittimare un’annata importante, ma purtroppo non è stato così. Ora riteniamo giusto guardare avanti con la passione che in noi non è mai mancata e con gli sponsor che per fortuna ci danno la forza per andare avanti”.
“Non ci poniamo obiettivi per la nuova stagione”, prosegue, “Sono comunque convinto che i giocatori daranno tutto quello che hanno. Avranno la giusta cattiveria agonistica e quella rabbia che tuttora stiamo provando. Giocheremo con la giusta determinazione e il rispetto dell’avversario, come è sempre stata la nostra filosofia, poi se abbiamo meritato lo dirà il campo”.
Il San Giovanni Ilarione 2023/24 è il giusto mix tra giovani e senior. Tra i nuovi, spicca il gradito ritorno del difensore Loris Marcazzan che l’anno scorso giocava in Promozione con la Pro Sambonifacese. Le altre new entry sono rappresentate dagli attaccanti Nicolò Lovato dal Valdagno e Andrea Goffredo dal Valtramigna Cazzano e il difensore Luca Negro-Marcigaglia dall’Alte Ceccato.
La società crede molto nel proprio settore giovanile e, infatti, quest’anno saranno quattro i giocatori aggregati dalla juniores e con i tre dell’anno scorso, sono sette i giovani del vivaio che fanno già parte della Prima Squadra.

In panchina è stata data piena fiducia ad Andrea Grigoli; l’anno scorso si è preso la responsabilità di guidare la squadra fino alla fine del campionato dopo che la malattia in breve tempo aveva portato via Mirko Dalle Ave, in precedenza è stato il vice dello stesso Dalle Ave. Con lui nello staffi ci sono il secondo Claudio Bozzola, il preparatore dei portieri Andrea Baraldo (ex numero uno tra le altre di Raldon, Albaronco e San Giovanni Lupaoto) e il preparatore atletico Jacopo Marcazzan.
“Grigoli ha meritato la riconferma”, conclude Rossetto, “è un allenatore giovane e che ha grandi motivazioni. Da poco ha preso il patentino, qui a San Giovanni Ilarione ha chiuso la carriera da giocatore e conosce bene l’ambiente”.
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