È stato presentato questo pomeriggio alla Libreria Feltrinelli: << Lo scudetto del Verona>> ricordi, racconti, retroscena 40 anni dopo l’impresa.
Il libro scritto da Paolo Condò, giornalista di punta di Sky, in collaborazione con Adalberto Scemma, docente all’Università di Verona e già responsabile dello sport de “L’Arena” e di altri quotidiani sportivi. Purtroppo Condò non era presente quindi hanno fatto gli onori di casa oltre ad Adalberto Scemma, Lorenzo Fabiano, giornalista e scrittore, Gigi Sacchetti, giocatore di quella straordinaria formazione, e Chicco Guidotti, Presidente degli Ex Gialloblù. Adalberto ha ricordato come in quegli anni con l’Arena seguiva quotidianamente i gialloblù e, quando Condò, al Torcolo, qualche mese fa, gli propose di scrivere insieme della straordinaria stagione dello scudetto, non ci pensò nemmeno un minuto e acconsentì. Gigi Sacchetti, che negli scorsi giorni aveva presentato, insieme a Lorenzo Fabiano, il suo libro “ Volevo solo giocare a pallone”, ha ricordato come molti della rosa agli ordini di un grandissimo Osvaldo Bagnoli che Gianni Brera, mitico giornalista sportivo, aveva definito Schopenhauer, celebre filosofo tedesco dell’ottocento, erano considerati scarti delle grandi squadre e che invece dimostrarono per tutto il campionato di essere giocatori straordinari insieme ai due grandi stranieri: Briegel ed Elkjaer che s’integrarono al cento per cento con la squadra., trionfando nel campionato dove c’erano allora i più forti giocatori del mondo da Maradona a Platini, da Rummenigge a Krol, da Paolo Rossi a Falcao, da Zico a Socrates.
La rosa agli ordini di Osvaldo era formata da 17 giocatori, una cosa assolutamente impensabile al giorno d’oggi. Una formazione senza nome altisonanti con Garella, in porta, definito Garrellik perché sapeva parare in tutti i modi, con le mani ma anche con i piedi e con il fondo schiena. Sacchetti è convito che la più importante parata l’ha fatta a San Siro con il Milan su una conclusione di Hatey. Ferroni e Luciano Marangon, terzini, Fontolan, centrale, e Tricella, libero, quindi a centrocampo Volpati, Di Gennaro e Brigel poi Fanna sulla fascia destra, Nanu Galderisi, al centro e “il sindaco” Elkjaer a sinistra, poi della rosa facevano parte il secondo portiere Spuri, Fabio Marangon, Bruni, Donà, Sacchetti e Turchetta.