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L’U.S. Cerea si ritrova dopo 30 anni e ricorda la splendida cavalcata 91-92 in Seconda Categoria.

Quando un gruppo fa squadra. Quando il calcio vuol dire divertirsi ed essere amici anche fuori dal campo. Quando gli anni passano, ma il tempo non sembra trascorrere mai e c’è la voglia di incontrarsi di nuovo per ricordare qualcosa di unico e irripetibile.
E’ successo così per la squadra dell’US Cerea 91-92 che ha voluto celebrare una ricorrenza speciale, nonostante siano già passati trent’anni.
Molti di quei giocatori si sono dati appuntamento all’Antico Casale di San Pietro di Morubio per celebrare una delle pagine più belle nella storia calcistica del glorioso piccolo toro e l’atmosfera delle festività natalizie che si avvicinano è stato il magico contorno alla splendida serata.
In quella stagione i granata militavano in Seconda Categoria nel girone C ed era veramente tosto: facevano parte realtà della bassa come Bonavigo, Sanguinetto, Cologna Veneta ma anche dell’est veronese come Provese e Locara e le rodigine Bergantino e Castelmassa.
L’U.S. Cerea era guidato dal carismatico Giuliano Spadini e al termine di una splendida cavalcata, conquistò la promozione in Prima Categoria senza perdere una partita, conquistando 21 vittorie su 30 partite disputate e soprattutto terminando con un vantaggio di 14 punti sulla seconda in classifica, un vero e proprio rullo compressore secondo gli addetti ai lavori dell’epoca
I protagonisti di quella squadra erano stati Flavio Dal Zovo, Edoardo Bertucco, Giampaolo Bonatti, Luca Brognara, Mirko Cavaler, Roberto Faben, Nicola Fazioni, Massimo Fraccaro, Marco Limoni, Massimo Peroni, Vito Poletto, Adriano Rossignoli, Nicola Tomasetto, Manuele Vicentini, Massimo Berardo, Gabriele Breoni, Massimo Cavaler, Marco Franzoni, Stefano Passigato e Stefano Sacchetto.
Nella serata, tra i presenti non potevano mancare ricordi e aneddoti curiosi, avvolti da un pizzico di nostalgia per un calcio che purtroppo sembra aver perso nel tempo tanti di questi valori.
Non potevano essere citati alcune persone che se ne sono andate e che comunque hanno lasciato una traccia indelebile come il massaggiatore Silvano Braiato e il più grande conoscitore del calcio di tutta la bassa veronese Fabrizio Bottura, noto a tutti come “el profe”. Lunga vita all’U.S. Cerea.

 

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