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Quattro calci al pallone in Val d’Alpone, Celestino Danese e….

Una perfetta organizzazione a cura del Gruppo Alpini, ha fatto da cornice negli splendidi impianti di Via San Pietro a Montecchia di Crosara, alla presentazione del libro “Quattro calci al pallone in Val d’Alpone” e alla contemporanea ricorrenza del 50esimo di iscrizione alla F.I.G.C. della S.S. Valdalpone (oggi Valdalpone-Monteforte United) e del presidente onorario Celestino Danese.

Quattro calci al pallone in Val d’Alpone, Celestino Danese e…. “Quattro calci al pallone in Val d’Alpone”

Circa duecento persone hanno potuto assistere all’evento iniziato con la Santa Messa celebrata da Don Adriano Preto Martini. Numerose le personalità presenti a partire dal presidente Regionale F.I.G.C. Beppe Ruzza accompagnato da Marco Bellotti, Giorgio Verzini e nel pomeriggio Ilaria Bazzerla; Tommaso Padovani in rappresentanza dell’A.I.A. di Verona, i Sindaci di Montecchia, Roncà e San Giovanni Ilarione, ovvero Giuseppe Cavazza, Lorenzo Ruggeroni e Luciano Marcazzan, Carlo Franchi, Adriano Zuppini ecc.

Alcune delle personalità presenti.

La realizzazione del libro, un’opera fortemente voluta dal direttore generale ed ex presidente dottor Emilio Cavazza, che raccoglie fin dagli albori (ben prima del 1975) foto documenti e aneddoti riguardanti fatti e personaggi dell’intera vallata, che hanno di fatto scritto la storia di questa importante società calcistica, è stata affidata al giornalista sportivo Antonio Dal Molin: “Ho voluto lasciare, a ricordo della storia della società , quest’opera che rimarrà per anni un ricordo per tanti e averlo messo e stampato su carta è stata la più bella scelta che potessimo fare” racconta Cavazza, “in un’era dove i libri stanno sparendo per lasciare il posto all’archivio digitale nel quale tra qualche anno non si potrà più accedere. Ho affidato l’incarico a Dal Molin perché persona competente, sempre preciso puntuale ed obiettivo negli articoli che redige quando assiste alle partite sempre nel rispetto delle parti, società ospitante e società ospita, un vero sportivo; ne è uscito un capolavoro”. Ha sbalordito tutti la presenza di Don Ermenegildo Frigo, giunto da Bassano, colui che ha dato il via alla storia calcistica di Montecchia quando era Curato presso la Parrocchia, anche se ci sono tracce fotografiche di alcune formazioni che giocavano sporadicamente nei campi sportivi del circondario.

Emilio Cavazza, Celestino Danese e Giuseppe Steccanella.

Don Ermenegildo Frigo.

Don Frigo ha rivisto e riconosciuto con gioia alcuni dei presenti, raccontando la sua esperienza da Curato. Un emozionatissimo Celestino Danese, prima giocatore, poi allenatore, dirigente ed infine presidente, ha ricevuto il virtuale abbraccio di chi c’era e di chi non c’è più. Tra i soci fondatori nel 1975, Celestino ha vissuto attivamente (e lo è tutt’ora) tutta la vicenda calcistica ed umana della società. Per lui un gradito omaggio dalla F.I.G.C. nella persona del presidente Regionale Bepi Ruzza ed una targa dalla società stessa dalle mani dell’attuale presidente del Valdalpone Monteforte Giuseppe Steccanella, che ha voluto premiare con una targa ricordo anche alcuni fidati collaboratori a partire da Livio Colognato, Gabriella Nardi e Roberto Adami, Edi Tirapelle e Riccardo Strapparava, Paola Beschin e Nicola Dal Cero… sotto gli occhi del commosso Emilio Cavazza che ha visto realizzato il suo sogno. Un bellissimo mazzo di fiori ha emozionato Margherita Belgi, moglie di Celestino e compagna assidua anche nel calcio.

Emilio Cavazza, Gabriella Nardi, Roberto Adami ed il presidente Giuseppe Steccanella. Sullo sfondo il bellissimo striscione commemorativo.

 Livio Colognato, prezioso il suo contributo.

Edi Tirapelle, vice presidente e d.s.

Dal Molin ha snocciolato a grandi linee la composizione e gli intenti del libro, chiamando al microfono per l’occasione alcuni personaggi ormai divenuti storici. Un lucidissimo Giorgio Hubacech iconico e polivalente personaggio negli anni ’70, non solo nel Valdalpone, ha raccontato alcuni aneddoti al pari dell’ex capitano Paolo Trestini chiamato sul podio assieme a Corrado Faedo e Mirko Danese non foss’altro perché gli unici giocatori ad aver toccato le trecento presenze con i monscledensi. Amedeo Tessari prima e Peter Taccardi poi, hanno ricevuto il giusto plauso per aver condotto il Valdalpone alla conquista della Seconda Categoria il primo e della Prima categoria in secondo.

Giorgio Hubacech. Amedeo Tessari. Mirko Danese, Corrado Faedo e Paolo Trestini.

Peter Taccardi, il secondo da sinistra

L’ex presidente Luigi Lovato, colui che ha prodotto il primo balzo in avanti nella crescita sportiva della società, ha ricordato la gita premio in Tunisia, alla presenza di “spillo” Altobelli. Graditissima la presenza di alcuni bomber tra i più ammirati nel calcio dilettantistico veronese: Davide Furlanetto che detiene anche il record di 75 reti segnate con i giallo amaranto, seguito da Filippo Menini che ha saputo deliziare con giocate alla Del Piero i palati più sopraffini tra i tifosi, ed il re dei bomber Mirco Cengia che prima da ragazzino, poi a metà della sua straordinaria carriera, ha indossato la casacca dei valligiani. Capitan Claudia Danese in rappresentanza del calcio femminile ha portato la sua testimonianza del periodo seppur breve ma ricco di soddisfazioni, nel quale il Montecchia femminile, prima in C.S.I. poi per quattro stagioni in serie D diede lustro alla comunità ed un’atleta, Alessandra Magnaguagno al Verona.

L’ex presidente Gigi Lovato.

Davide Furlanetto e Mirco Cengia. Filippo Menini. Claudia Danese.

Poi è toccato a Carlo Trestini, che, partito dal Valdalpone ha poi scritto per cinque stagioni la storia delle mitiche “frecce rosse” del Soave, prima di tornare a portare in suo contributo nel suo paese (ed ora lo vediamo affermato imprenditore e presidente dell’A.N.C.E. spesso nei notiziari delle maggiori testate televisive), raccontare alcuni aneddoti, lui che figlio dell’ex Sindaco ma anche segretaria della società signora Elisa Caltran e nipote di Mario Trestini un altro grande personaggio del calcio locale, di calcio ne ha vissuto parecchio  (il papà Sante anch’egli dirigente). Il Sindaco Giuseppe Cavazza, accompagnato dal politico Alberto Bozza e dal pari ruolo di Roncà Lorenzo Ruggeroni, ha speso parole d’elogio all’indirizzo di chi ha tenuto alto il nome della Val d’Alpone, sottraendo dalla strada e da altri indirizzi i giovani del luogo per abituarli a vivere e condividere con il sacrificio vittorie e sconfitte, tutte volte alla crescita sana e sportiva, individuale e collettiva di quella che sarà la comunità futura.

L’autore del libro Antonio Dal Molin.

Graditissima la partecipazione di Carlo Faedo, giocatore partito dalla Val d’Alpone che ha raggiunto l’ingaggio in serie B nelle file del Padova calcio, dopo alcune stagioni in C nella Virtus Verona di Gigi Fresco. La benedizione finale impartita da Don Ermenegildo Frigo ha sancito il rompete le righe. Poi tutti sotto i ben tre tendoni a degustare quanto di buono preparato dalle sapienti mani dello staff preposto. Nel pomeriggio si sono affrontate sul campo, 4 a 4 il risultato finale, una compagine di “vecchie glorie” contro una selezione mista di giovani atleti.

N.B. si ringrazia Giorgio Lunardi per il prezioso contributo fotografico.

Una selezione di vecchie glorie Valdalpone.

 

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