L’Hellas festeggia, i 120 anni dalla propria storia
, con un rocambolesco successo, in pieno recupero, sul Sassuolo che era passato in vantaggio nel primo tempo. Il duo Zaffaroni/Bocchetti mescola molto le carte per la formazione che affronta una delle squadre più in forma del campionato il Sassuolo di Dionisi reduce da quattro successi e un pareggio. Davanti a Montipò(foto) giocano Magnani, Hien e Taméze, poi sulle fasce Faraoni e Doig con Terracciano e Veloso, centrali, poi, alle spalle dell’unica punta Verdi operano Lasagna e Duda. Per una ventina di minuti non si vede un gran gioco e, dove l’unica notizia, è l’ammonizione dell’emiliano Lauriente poi, poco dopo la mezzora, tentativo di Veloso, dai venticinque metri, con palla a lato. Risponde subito il Sassuolo che, pochi minuti dopo, passa in vantaggio. Berardi va via sulla destra, facendosi beffe di Doig, entra in area e, dall’altezza dell’area piccola, mette in mezzo dove Harroui di testa anticipa i difensori e batte l’incolpevole Montipò. Cercano di riprendersi i gialloblù ma il traversone di Taméze finisce direttamente fra le braccia di Consigli. Poco dopo il quarantesimo, tiro dalla distanza di Rogerio, con deviazione di Magnani, e palla che finisce in angolo. Poco prima dell’intervallo è ammonito capitan Veloso che, diffidato, salterà Napoli. Si va al riposo sotto di una rete ma con una squadra che fa fatica a ritrovarsi e non da segni di riscossa. Al rientro in campo l’Hellas lascia negli spogliatoi Doig, abbastanza scosso dall’errore che ha portato alla rete emiliana, e Veloso, al loro posto Ceccherini e Ngonge. Dopo pochi minuti fallo, ai venti metri, di Tressoldi, che è ammonito, su Verdi. Batte la punizione lo stesso giocatore che colpisce due volte la barriera senza creare problemi al portiere. Al decimo, Ngonge appoggia a Lasagna che di sinistro, dai venticinque metri, gira al volo non trovando la porta per poco. Dopo l’ammonizione di Pinamonti, diventa protagonista Montipò che, con gran balzo, devia in angolo il tiro dello stesso attaccante. Al quarto d’ora, dentro Djuric per Verdi. Al ventesimo, Ceccherini traversa dalla parte opposta per Faraoni il cui tiro termina sull’esterno della rete. Subito dopo lo stesso Faraoni lascia il posto a Kallon. Mentre, poco prima della mezzora, il Sassuolo colleziona l’ottavo calcio d’angolo a zero e, subito dopo miracolosa parata di piede di Montipò su rasoiata di Rogerio. Sull’angolo riparte, a cento all’ora, Lasagna che si fa tutto il campo prima di essere fermato in angolo. Sul primo calcio dalla bandierina il colpo di testa di Magnani è salvato, sulla linea, da Lopez. Si entra negli ultimi dieci minuti della gara e l’Hellas senza fare cose eccezionali mantiene una certa prevalenza del gioco anche se gli uomini di Dionisi quando attaccano si dimostrano sempre molto pericolosi. A sei minuti dal novantesimo, i gialloblù pareggiano. Sull’angolo di Ngonge, Ceccherini anticipa tutti e di testa schiaccia in rete. Due minuti dopo, nuovo miracolo di Montipò che devia in corner la conclusione di PInamonti. Dopo l’ammonizione, Lasagna è sostituito da Gaich. All’ultimo minuto, primo dei cinque di recupero, ammonizione anche per Magnani, anche lui diffidato salterà Napoli. Nuovo intervento salva risultato di Montipò che devia una rasoiata di Alvarez. All’ultimo minuto del recupero, Gaich, da circa quaranta metri, intercetta un errato rinvio di Consigli e, al volo, con una parabola spettacolare mette il pallone in rete per l’esultanza sua, dei suoi compagni, e degli straordinari tifosi che per oltre novanta minuti hanno sostenuto, a gran voce, la squadra. Tre punti utilissimi per mantenere viva la fiammella della speranza, nella partita, forse, la meno bella del campionato. Domenica, proibitiva trasferta al “Maradona” contro la corazzata Napoli che si appresta a conquistare, con largo anticipo, il suo terzo scudetto.