Le Mamme No Pfas e i tanti cittadini e comitati che hanno lottato per avere giustizia possono esultare: la corte d’assise di Vicenza, dopo 6 ore di camera di consiglio, ha condannato in primo grado 11 manager per l’inquinamento da Pfas proveniente dallo stabilimento di Trissino (Vi) allora denominato Miteni.
Le pene vanno da 2 anni e 8 mesi fino a 17 e mezzo, per una somma complessiva di 141 anni.
Risarcimenti stabiliti per numerosissime parti civili, fra privati ed enti pubblici: al ministero dell’Ambiente riconosciuto un risarcimento di 58 milioni di euro. 4 gli imputati sono stati assolti. Nello specifico, gli imputati erano 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation, società che si sono succedute nella gestione dell’industria chimica di Trissino.
In sintesi i risarcimenti significativi per le parti civili costituitesi. Per genitori e persone singole: 15mila euro; comuni: 80mila; Isde e associazioni, 50mila; Regione Veneto: più di 6 milioni; Sindacati: 25mila euro; Gestori acque 500mila; Bacini acque, 400mila e 900mila; Ministero dell’Ambiente: 58 milioni euro; Arpav: 840mila; 4 milioni parti avvocato Ambrosetti; Provincia: 151mila.
Ne abbiamo parlato con Anna Maria Panarotto di Mamme No Pfas, ospite di RCS Informa Per Il Sociale.