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Sfida: il verbo di Gabriele Cioffi

Accompagnato dal Direttore Sportivo Francesco Marrocu è stato presentato ufficialmente Gabriele Cioffi, il nuovo Mister dell’Hellas. Il Direttore dopo aver definito Cioffi un allenatore predestinato, con la possibilità per fare una grande carriera, ha ribadito che, per l’Hellas, lui è stato la prima e unica scelta. Il quarantaseienne fiorentino dopo aver ringraziato il Presidente, il Direttore e la Società per l’offerta fattagli  e per aver permesso l’arrivo dell’intero suo staff che risulta composto da Giampiero Pinzi, il suo secondo a 360 gradi, Antonio Bovenzi, il preparatore atletico, Vincenzo Manzi, per le analisi di dati fisici e della palestra, Enrico Iodice, il match analyst, Luca Iddi, il 2° analyst,  oltre  Matteo Cioffi, il fratello, con il quale ha solo 18 mesi di differenza, arrivato perché è un qualificato psicologo dello sport, che andranno ad aggiungersi ai collaboratori già in forza all’Hellas. Nella sua presentazione ha tenuto a ricordare come l’impianto di gioco e il dna che, prima Juric e poi Tudor, hanno impresso alla squadra non saranno variati pur con quelle correzioni che ognuno mette. Aggressione alta, velocità a conquistare campo e verticalizzazione del gioco saranno le basi del suo lavoro. Cioffi ha poi sottolineato come per lui l’Hellas rappresenti  una grande sfida. Verona è una piazza vera, non che Udine non lo fosse, e, negli anni, quando è venuto a Verona da avversario, si è sentito soffocare da un clima diverso dalle altre piazze. Qui ha sempre avvertito di trovarsi come in un’arena dove oltre ai gialloblù doveva affrontare e sfidare uno straordinario pubblico. Quindi ha ribadito che per lui,  la sfida è stata e  sarà  il tema dominante della sua vita sportiva. Sfida contro gli avversari contro i quali si cercherà sempre di vincere, sfida per ottenere al più presto la salvezza, sfida nel modo di giocare aggressivo dove, alla grande fisicità, visti anche gli ultimi acquisti, si unirà un modo di operare agile e intelligente perché il calcio è diverso dal rugby. Ha ricordato come un lungo filo sottile lo leghi al Presidente Setti, infatti, dopo Carpi, Mantova, eccolo rincontrarlo, dopo un decennio, in riva all’Adige. Quindi ha concluso che, oltre alla grande sfida che lo attende, si sente orgoglioso e felice di essere stato scelto per questa nuova grande esaltante avventura.

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