Torna a far parlare di sé il Pescantina Settimo. Prima dell’effettivo esonero di Giovanni Orfei e poi il richiamo alla guida della Prima Squadra, si era già parlato di un allontanamento del tecnico ed ex difensore dell’Hellas Verona e della Sambonifacese, notizia puntualmente smentita dal presidente Lucio Alfuso.
Ora al presidente non sono piaciute le notizie di una possibile vendita e con una nota nella pagina ufficiale della società ha voluto fare chiarezza.
Afferma Alfuso: “Da circa un mese stanno circolando voci, o meglio chiacchiere, che parlano di come la Società Asd PescsntinaSettimo sia in vendita o perfino già venduta! Addirittura qualche ex dirigente conosce il nuovo acquirente …si pronunciano nomi di Industriali, gestori di strutture alberghiere…o con meno fantasia si indicano Presidenti di Società vicine . Sinceramente mi fa molto piacere essere costantemente nei pensieri di questi “grandi comunicatori“ , ma posso solo dichiarare che NON C’E’ NESSUN COMPRATORE PER IL SEMPLICE MOTIVO CHE NON C’E’ NULLA IN VENDITA! Ogni tanto si avvicina qualcuno che chiede se vendiamo la categoria (a volte vorrebbero l’eccellenza, a volte la seconda categoria) o se cediamo annate di giovani, o altre domande disparate. Tali richieste vengono sempre rispedite al mittente con cordiali saluti e ringraziamenti .
Il Pescantina-Settimo fortunatamente gode di una programmazione economica, fatta di interventi personali dei soci, di tanti sponsor e di un elevato numero di iscritti. Ciò ci permette di affrontare e rispettare con ragionevole tranquillità tutti gli impegni che la gestione della Scuola Calcio Elite, il nostro Settore Giovanile, la parte Giovanile Agonistica e le nostre DUE Prime Squadre richiedono.
Non verrà mai negata una parola o un caffè a chiunque vorrà informazioni riguardo la possibilità di far parte della nostra famiglia in maniera principale o solo marginale, ma offrire un caffè non significa vendere una Società che rappresenta una delle più importanti realtà sportive della città di Pescantina.
Mi auguro infine (per loro) che le voci di curiosi e “sapienti“ siano tentativi, peraltro inutili, di destabilizzare il nostro ambiente, piuttosto che un modo per distogliere l’attenzione dai loro ennesimi insuccessi sportivi“.
