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Per alcune società ammende onerose dopo gare 9 novembre

Tra le decisioni del giudice sportivo inerenti alle gare della decima giornata disputata domenica scorsa 9 novembre, spiccano delle ammende piuttosto onerose inflitte ad alcune società veronesi.

Sanzioni giuste e società colpevoli? O sanzioni esagerate, visto che parliamo sempre di calcio dilettante?

Ben 200 euro di ammenda sono state inflitte in Promozione all’Aurora Cavalponica 2009 e in Seconda Categoria al San Marco.

La società Aurora Cavalponica è stata punita perché l’arbitro nel suo referto ha scritto che una compagine della tifoseria locale ha indirizzato insulti a contenuto razziale nei confronti di un giocatore dello Zevio, ad ogni modo visto il ridotto numero degli autori e la durata temporalmente ristretta, si è deciso solo per un’ammenda. In passato per alcune società c’era stato pure il pericolo di giocare a porte chiuse: ne sanno qualcosa Casaleone e Croz Zai che hanno rischiato grosso.

La società San Marco è stato punita perche ritenuta responsabile per il comportamento oltraggioso e minaccioso tenuto dai propri giocatori al termine della gara. Gli stessi hanno accerchiato il Direttore di gara offendendolo e cercando di colpirlo con un pallone. Inoltre il Direttore di gara non è stato assistito all’atto dell’uscita dall’impianto sportivo dal dirigente preposto.

Al San Marco, oltre ai 200 euro di ammenda, è stato squalificato per un anno, ossia fino all’11 novembre del 2016 il giocatore Claudio Gyedu e queste le motivazioni del giudice sportivo: “Dopo essere stato allontanato dal terreno di gioco per doppia ammonizione, attendeva il Direttore di gara all’esterno dell’impianto sportivo ove lo stesso giungeva senza l’opportuna assistenza del dirigente accompagnatore. Il tesserato cercava violentemente di portare il Direttore di gara fuori dall’impianto sportivo strattonandolo e prendendolo per la giacca all’altezza del collo. L’Arbitro dopo essersi divincolato, riusciva a rientrare nel proprio spogliatoio ed a chiedere l’intervento della Forza Pubblica”.

Rimanendo in Seconda Categoria, sono state inflitte 140 euro al San Giovanni Ilarione, per pesanti offese e minacce verso l’arbitro durante e a fine gara, in particolare da parte di un sostenitore.  

Infine, evidenziamo in Prima Categoria l’ammenda di 100 euro per l’Atletico Vigasio, per atteggiamento minaccioso ed insulti verso l’arbitro a fine gara e dello stesso importo in Terza Categoria per l’Edera Veronetta per comportamento offensivo, da parte dei propri sostenitori, nei confronti dell’Arbitro e della squadra avversaria, per tutta la durata della gara.

Alla domenica si va allo stadio per vedere la propria squadra: può anche scappare qualche insulto all’arbitro, tuttavia non siamo in Serie A e basterebbe solo del buon senso: da una parte dell’arbitro, che non deve esagerare quando scrive nei referti, dall’altra del tifoso che deve sapersi controllare, anche se è facile dirlo a parole, anche perché la realtà del campo è tutta un’altra storia.

 

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