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L'Onda Veronese

Chievo / Genoa 1-2

Non fortunato il debutto di Rolando Maran sulla panchina del Chievo che, immeritatamente, esce sconfitto al Bentegodi contro il Genoa. Maran conferma la difesa a quattro con Frey e Biraghi, esterni,  Dainelli e Zukanovic al centro, mette Schelotto, Radovanovic e Hetemay, davanti alla difesa, mentre Birsa opera alle spalle di Paloschi e Meggiorini che opera più indietro del compagno. I clivensi partono subito molto decisi dimostrando uno spirito e una determinazione maggiore del passato. Al decimo ci vuole un super Perin per negare il goal a Paloschi pronto a girare di testa una punizione di Birsa. Il predominio del campo è tutto del Chievo che, grazie al piede educato dello sloveno che, soprattutto su azione da palla inattiva, mette i compagni in condizione d’impensierire la difesa rossoblù che, dopo essersi salvata più volte, capitola al trentacinquesimo, quando, sempre su servizio di Birsa, Zukanovic anticipa, anche i compagni, e batte imparabilmente Perin. Il tempo si chiude con la squadra di Maran padrona del campo che controlla senza nessun problema gli avversari. La ripresa vede i genoani proiettarsi in avanti anche perché Gasparini toglie Lestienne e Roncaglia per Greco e Matri e, i cambi, danno la svolta alla gara. La nuova vivacità degli ospiti non spegne il Chievo che, operando in contropiede, sfiora il raddoppio negato da un miracolo di Perin su diagonale velenoso di Paloschi. Poco dopo il venticinquesimo il Genoa pareggia. Un traversone dalla sinistra trova la sponda di Edenilson per un solissimo Matri che appoggia in rete. Passa un minuto e Radovanovic, in ritardo, entra su Bertolacci e l’arbitro, ben posizionato, decreta il rigore e il giallo per il serbo che, già ammonito, anticipa la doccia. Sul dischetto Pinilla che si vede respingere alla grande il tiro da Bardi. Per il cileno che, già lo scorso anno aveva tirato in curva un penalty con il Cagliari, la porta sotto la curva sud è stregata.  Maran richiama Paloschi per Cofie per risistemare il centrocampo ma la squadra, in dieci, fatica nonostante un’ottima opportunità per Schelotto parata da Perin. Al quarantesimo, con azione fotocopia del pareggio, la sponda di Matri per Pinilla che si riscatta. La gara termina con un risultato bugiardo perché, già un pareggio, sarebbe stato stretto per i ragazzi di Maran.  Buona la prova di Bardi, dimostratosi ancora una volta, un para rigori. Situazione difficile ma non disperata per la squadra della diga.

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