Nel rispetto dell’infausta tradizione il ChievoVerona esce sconfitto dallo “Ezio

Scida” con il Crotone. Maran apporta alcuni correttivi in difesa e a centrocampo nella formazione che aveva imbavagliato la Roma. Tornano, al centro della difesa, i gemelli Dainelli e Gamberini, e, sulla fascia sinistra, Gobbi. A centrocampo Rigoni sostituisce Depaoli confermati gli altri. I calabresi si dimostrano subito più affamati e aggrediscono creando apprensione alla difesa. Nella prima mezzora raramente i clivensi si fanno vedere in avanti mentre gli attaccanti di casa sprecano alcune facili opportunità. Dopo una traversa colpita dall’ex Stoian, la palla è recuperata da Ajeti il cui traversone è spinto in fondo al sacco da Budimir. La ripresa vede sempre il Crotone pericoloso e ci vuole tutta la classe di Sorrentino per negare a Budimir il raddoppio. Maran richiama prima Meggiorini per Pellissier quindi Rigoni per Pucciarelli e la squadra comincia a crescere.  Proprio Pucciarelli, appena entrato, sciupa una buona opportunità non trovando l’impatto con pallone da buona posizione. Dopo un’altra buona parata di Sorrentino, il Chievo si riversa nella metà campo avversaria e dopo aver sfiorato il pari, con un gran tiro di Inglese deviato dal portiere, arriva al pareggio con lo stesso attaccante ma, il guardialinee segnala il fuorigioco. Richiesta di Var che conferma la posizione irregolare dell’attaccante, anche se la palla gli è pervenuta da una deviazione di un difensore. Solite strane interpretazioni del regolamento. Quasi al novantesimo anche il Crotone si vede annullare una rete per fallo, subito fischiato, di Budimir su Dainelli. In pieno recupero Pucciarelli ha la palla del pari ma, dal limite dell’area, sfiora solo il montante. Terza sconfitta, su tre gare, con il Crotone autentica bestia nera dei clivensi. Venerdì, nell’anticipo delle 18, ricerca di un pronto riscatto con il Bologna al Bentegodi.