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Hellas Verona / Lazio 0-3

Nuova deludente prestazione dell’Hellas Verona che subisce l’ennesima sconfitta, al Bentegodi, con la Lazio. Pecchia, che deve fare i conti con i molti infortuni, fra cui quelli importanti di Caceres e Bessa, sceglie una squadra molto coperta con il solo Pazzini di punta. In difesa, scontata la squalifica, rientra, a sinistra Souprayen, con Caracciolo e Heurtaux, al centro, e Romulo, a destra. A centrocampo Fossati, Zuculini e Zaccagni mentre, in avanti, in supporto al capitano giocano, a destra, Bearzotti e, a sinistra Valoti. La partita la fa la Lazio ma senza creare problemi alla difesa scaligera che sembra molto ordinata. Il primo tiro in porta, poco prima del ventesimo, lo effettua, da fuori area, Bearzotti ma il portiere para senza difficoltà. Passano pochi minuti e Souprayen ostacola irregolarmente Marusic, appena dentro l’area, e l’arbitro decreta il rigore che Immobile trasforma. Il Verona non riesce a riprendersi continuando con uno sterile possesso palla ma senza mai avvicinarsi all’area avversaria. Al quarantesimo, Immobile inizia un’azione sulla tre quarti, vince fortunosamente una serie di rimpalli appoggia a Marusic che gli restituisce la palla e, in area, salta come birilli ben tre difensori e batti Nicolas. Poco prima della fine del tempo una perfetta punizione di Fossati e magistralmente smanacciata da Strakosha che manda il pallone a sbattere sulla faccia interna della traversa per poi uscire. Pecchia cambia subito a inizio ripresa fuori lo spaesato Souprayen e impalpabile Zaccagni per Cerci e Kean. L’ex juventino, si fa subito ammonire anche perché cerca di metterla sulla grinta e velocità. Intorno al quarto d’ora micidiale contropiede di Lulic che appoggia Immobile, pronta apertura a destra al solissimo Marusic per il quale è un gioco da ragazzi battere Nicolas. Pecchia decide di lanciare il coreano Lee per Valoti e, il giocatore cresciuto nella cantera del Barcellona cerca subito, anche perché sostenuto a gran voce dal pubblico, di mettersi in mostra ma i difensori laziali fanno buona guardia e, un suo tiro, dopo la mezzora finisce alto. Termina con la terza sconfitta casalinga, questo tremendo inizio di campionato. Quattordici reti subite e una sola, peraltro su rigore, segnata. Il pubblico ha sostenuto durante e alla fine la squadra contestando ferocemente sia il presidente Setti sia il direttore sportivo Fusco. Domenica difficilissima trasferta a Torino contro la squadra granata, reduce dal poker subito nel derby, poi la sosta e, a quel punto, la posizione di Pecchia potrebbe essere veramente disperata. Molte voci si susseguono, già ora, sui possibili sostituti ma, i nomi che circolano, non lasciano assolutamente tranquilli i tifosi scaligeri.

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