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L’Hellas cade a Firenze, dopo aver sbagliato un rigore in avvio

L’Hellas, interrompe la striscia di tre risultati positivi perdendo a Firenze con un grande, enorme rammarico, l’errore dal dischetto di Djuric al 2° minuto di gioco. Baroni recupera Hien e quindi schiera, davanti a Montipò, Tchatchoua, Hien, Magnani e Terracciano, poi Hongla, Suslov (foto), Folorunsho e Lazovic con Ngonge e Djuric davanti.  Poco prima del secondo minuto di gioco Pietro Terracciano, il portiere della Fiorentina entra in modo duro su Folorunsho, il Var richiama la signora Ferreri Caputi che decreta il rigore e l’ammonizione del portiere. Va sul dischetto Djuric, che aveva trasformato quello con il Lecce, ma, questa volta, il portiere intuisce il fiacco tiro, alla sua sinistra, e, sulla ribattuta, è bravo a respingere il tap in di Suslov mentre Ngonge mette sul fondo a porta sguarnita. Insistono gli scaligeri e, al decimo, Ngonge, da due passi, su cross dalla destra di Tchatchoua, dopo un tiro svirgolato da Djuric, colpisce il palo esterno. Poco dopo il quarto d’ora, punizione per i padroni di casa dalla tre quarti lato sinistro del fronte d’attacco batte Biraghi e Nzola, a centro area, ferma il pallone e lo mette alle spalle di Montipò, ma l’ex Spezia aveva stoppato con il braccio e l’arbitro annulla. Alla mezzora, lungo traversone da destra a sinistra verso Lazovic che s’invola e, arrivato sul fondo, effettua un signor traversone per l’imperioso stacco di testa di Djuric, al limite dell’area piccola, ma Terracciano si supera deviando la conclusione che sarebbe stata invalidata essendo Darko partito in fuorigioco. Subito dopo nuovo miracolo del portiere che devia la conclusione, a colpo sicuro, di Lazovic sul traversone di Ngonge. Poco prima del quarantesimo, tiro cross dello stesso Ngonge con palla che sfiora l’incrocio dei pali. Poco dopo anche Biraghi finisce sul taccuino dell’arbitro. Dopo un minuto, si va al riposo con un nulla di fatto ma con la grandissima recriminazione, per gli scaligeri, l’errore dal dischetto di Djuiric. Al rientro in campo, Italiano toglie Maxi Lopez, Nzola e Sottil per Artur, Barak e Kouame mentre Baroni richiama Magnani per Amione.  È ancora l’Hellas a rendersi pericoloso, con Suslov che conclude un’insistita azione di Folorunsho ma, ancora una volta, Terracciano è insuperabile. Al quarto d’ora, Djuric in fase difensiva commette fallo e la punizione di Biraghi finisce sul fondo. Poco dopo, escono Djuric e Suslov per Henry e Dawidowicz. Al ventesimo, ammonizione per l’ex Barak per proteste mentre, poco dopo, anche Dawidowicz si becca il giallo. Poco prima della mezzora, Italiano richiama Quarta per Milenkovic, quindi, poco dopo, miracolo di Montipò su girata di destro di Mandragola. Alla mezzora, esce Lazovic per Saponara accolto da un grande applauso dai suoi ex tifosi. Passano quattro minuti e la viola va in vantaggio. C’è una mischia in area, con il sospetto di un tocco di braccio di Hien, mentre i fiorentini protestano, la palla arriva Beltran che di destro, con tocco di Amione, batte imparabilmente Montipò. Prima del quarantesimo entrambe le formazioni completano i cambi. Baroni fa uscire Folorunsho per Mboula mentre Italiano richiama Mandragola per Mina. Dopo un tentativo velleitario di Dawidowicz, dal limite, con il pallone alto sulla traversa, ci sono quattro minuti di recupero dove non succede più nulla e i gialloblù devono leccarsi le ferite perché, in una gara giocata bene, hanno, come con il Lecce, trovato nel portiere avversario il miglior in campo ma, l’errore dagli undici metri di Djiuric è gravissimo. Purtroppo la classifica non si muove e l’Hellas dovrà trovare le energie per allontanarsi dal penultimo posto nelle prossime due gare al Bentegodi, sabato alle 18 con il Cagliari di Ranieri, protagonista di recuperi straordinari nelle ultime gare, quindi il sabato successivo, sempre alle 18, con la Salernitana.

 

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