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L’Hellas conquista un buon punto, al Bentegodi, con la Juve

Buon punto per i gialloblù, al Bentegodi, contro la Juve. Due volte in vantaggio, con Folorunsho e Noslin (foto),  gli uomini di Baroni sono stati raggiunti dai bianconeri. L’Hellas si schiera con Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz e Cabal, davanti a Montipò, quindi Duda e Suslov poi, dietro all’unica punta, Noslin operano Folorunsho, Dani Silva e Lazovic. Stadio gremito e tifo alle stelle. Partono bene gli scaligeri e, poco prima del decimo, Lazovic recupera palla quindi, dai 20 metri, calcia, centralmente, nessun problema per Szczesny. Al decimo, Lazovic conquista un angolo sulla battuta la palla arriva, fuori area a Folorunsho che con una spettacolare girata di sinistro mette il pallone all’incrocio dei pali nulla da fare per il portiere. La Juve si butta in avanti e, poco prima della mezzora ottiene un calcio di rigore. Su tiro di Kostic c’è un tocco con il braccio di Tchatchoua e Di Bello, molto vicino all’azione, concede il penalty che Vlahovic con un violento tiro, alla sinistra di Montipò, trasforma. Poco dopo la mezzora, un violento tiro di sinistro di Suslov esce a fil di palo. Subito dopo, con una gomitata, Gatti colpisce Folorounsho, all’altezza della metà campo, proprio davanti al quarto uomo, che non interviene nonostante le reiterate proteste dei veronesi. C’è poi un tiro di Duda parato dal portiere. Nei tre minuti di recupero non succede più niente e le squadre vanno negli spogliatoi in parità ma l’Hellas è in partita e più volte ha messo in difficoltà i bianconeri. La ripresa vede ancora i gialloblù spingersi in avanti e conquistare, dopo un minuto, un angolo, sulla battuta di Duda stacco di testa di Magnani con palla che accarezza la traversa. Poco dopo il quinto, gran tiro di Noslin, con respinta a mani aperte del portiere, è il preludio del goal. Infatti subito poco, Noslin, dopo una serie di falli ai danni dei gialloblù, lasciati correre da Di Bello, per il vantaggio,  si trova in area e fulmina Szczensny. Passano soli tre minuti e la Juve pareggia. Rinvio difettoso, di Cabal,nella zona sinistra della difesa, e palla recuperata dai bianconeri che mettono in azione Rabiot che, da dentro l’area, batte imparabilmente Montipò. Iniziano i cambi. Allegri richiama Kostic per Chiesa e Gatti per Sandro. Intorno al ventesimo, un bel tiro di Lazovic è messo in angolo dal portiere. Subito dopo anche Baroni provvede ai primi cambi. Fuori, l’autore della rete del vantaggio, Noslin per Swiderski mentre nella Juve esce Yildiz per Alcaraz. Alla mezzora, fuori Lazovic e Folorunsho per Vinagre e Belahyane. Poco prima del quarantesimo, Allegri completa le sostituzioni fuori Vlahovic e Cambiaso per Milik e Weah mentre, un minuto dopo, Baroni richiama Tchatchoua e Dani Silva peer Coppola e Henry. Nei sei minuti di recupero, miracolo, con i piedi, di Montipò su conclusione di Chiesa. Poi il triplice fischio con gli scaligeri che salgono a quota venti mentre i bianconeri, non escono dalla crisi, e rimangono a nove punti dall’Inter.

 

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