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Meggiorini illude il ChievoVerona ma la bestia nera Ilicic trova il pareggio

Un indomito ChievoVerona strappa un meritato pareggio allo stadio “Atleti Azzurri d’Italia” con l’Atalanta. Mimmo Di Carlo decide di modificare lo schieramento tattico della squadra passando al 3-4-1-2, riscoprendo il vecchio gladiatore Cesar, al centro della difesa, con Andreolli e Barba ai suoi lati, Depaoli, Dioussé, Hetemay e Jaroszynski, a centrocampo, quindi Giaccherini alle spalle di Stepinski e Meggiorini. Pronti via e subito Meggiorini è ammonito per un fallo a centrocampo ma il Chievo sembra sceso in campo con grande determinazione e aggressività. Poco dopo l’undicesimo, al termine di una bell’azione, Stepinski vede il suo tiro murato da un difensore dopo che anche Depaoli si era visto respingere la conclusione. Al quarto d’ora entra in scena Sorrentino che ribatte un insidioso tiro di Gomez. Insiste il Chievo e un traversone di Stepinski è spizzato da Meggiorini ma la palla finisce a lato. Al ventesimo clivensi in goal. Lungo lancio di Depaoli per Giaccherini che controlla e, sull’uscita di Gollini, insacca ma è tutto inutile perché l’ex juventino era partito in fuorigioco. Improvviso risveglio orobico con il Papu Gomez che, da buona posizione, mette a lato quindi con Zapata che colpisce l’esterno della rete e, ancora con il cafeteros, la cui bordata è deviata in angolo da Sorrentino. Dopo che anche De Roon è stato ammonito ancora Sorrentino protagonista con una super respinta su Gomez da pochi passi. Poco dopo la mezzora il Chievo si risveglia e passa in vantaggio. Lungo lancio di Depaoli per Meggiorini che, con un gran controllo, tenta di superare il portiere in uscita che gli devia il pallone verso la linea di fondo campo, il giocatore di Tarmassia raggiunge la palla e, pur da posizione defilata, insacca di sinistro. Grande gioia e commozione per Riccardo che dedica la rete alla memoria della mamma scomparsa due anni fa proprio il 17 marzo. Nel recupero è ammonito anche l’indemoniato Hetemay. Alla ripresa i clivensi si fanno ancora sentire con Jaroszynski che, dai trenta metri, mette un pallone a fil di traversa. Al decimo arriva il pareggio della Dea. Bello scambio Zapata Ilicic che, con un colpo sotto, supera Sorrentino. Quarta rete, in due partite, di Josip che si conferma la bestia nera de

i clivensi. Avendo scaldato il piede, lo sloveno tenta, con un insidioso tiro a giro dal limite, ma Sorrentino dice di no. Al quarto d’ora ammonito Cesar. Poco dopo il ventesimo ghiotta opportunità per l’Atalanta di passare ma Masiello, servito da Zapata, dal limite dell’area piccola, manda in curva. Di Carlo richiama l’esausto Meggiorini per Pucciarelli. Alla mezz’ora doppia ammonizione clivense. Depaoli trattiene vistosamente un avversario e, subito dopo, interviene fallosamente anche Andreolli quindi entrambi sul taccuino di Irrati. Poco prima del quarantesimo esce un combattivo Stepinski per Djordjevic.  Subito dopo palla in profondità per Zapata ma Sorrentino attentissimo mette in angolo. A due minuti dal triplice fischio scontro testa contro testa Zapata Andreolli che rimane a terra. Dopo oltre quattro minuti esce in barella sostituito da Frey. Nonostante i sei minuti di recupero, il risultato non cambia anzi, all’ultimo minuto, il Chievo conquista il suo unico angolo contro i dieci battuti dagli atalantini. Un punto per il morale che non modifica la deficitaria classifica ma lo spirito, la determinazione, ma, anche l’organizzazione di gioco indicano come il ChievoVerona abbia recuperato la sua vera faccia. Adesso il campionato si ferma per le nazionali e Mimmo Di Carlo potrà, con maggior tranquillità, preparare i suoi ragazzi all’impegnativa gara, al Bentegodi, contro il Cagliari, degli ex Maran, Castro, Birsa e Cacciatore.

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