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Un buon Napoli passa al Bentegodi ma l’arbitraggio è scandaloso

Un Napoli molto determinato, in lotta per lo scudetto, passa meritatamente al Bentegodi ma l’arbitraggio del signor Doveri di Roma è stato addirittura nefasto. Tudor, che in settimana aveva capito di non poter disporre di Lazovic, premiato prima dell’inizio dal Presidente Setti per le 100 partite in gialloblù come lo straniero con più presente nella storia dell’Hellas, si è trovato, all’ultimo momento, senza Kevin Lasagna e dell’esterno Frabotta, che sembrava poter rientrare, oltre alle croniche assenze di Dawidowicz, di Retsos, quindi, davanti a Montipò, Sutalo, Gunter e Ceccherini. Faraoni e Depaoli, sulle fasce, con Taméze (foto) e Ilic centrali mentre, Barak, al rientro dopo due settimane, con Caprari alle spalle di Simeone. Partono subito aggressivi gli azzurri, oggi in completa tenuta bianca, e conquistano campo però, al decimo, Caprari verticalizza per Simeone che si gira velocissimo e sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere. Passano tre minuti e il Napoli va in vantaggio. C’è una rimessa laterale, proprio davanti alla panchina scaligera e i difensori si lasciano sorprende dalla velocità dell’esecuzione. Politano vola sulla fascia, salta Ceccherini e, dal fondo, mette un perfetto cross sulla testa dell’accorrente Osimhen che sovrasta Sutalo e fulmina Montipò. Al ventesimo il portiere scaligero è bravissimo a deviare una bordata di Fabian Ruiz. Poco prima del quarantesimo si accascia Depaoli che è costretto ad uscire, al suo posto entra Bessa con Taméze che si sposta sulla fascia. Poco prima del riposo gran tiro dalla distanza di Bessa che colpisce Simeone e la palla finisce sul fondo. Si va al riposo con la squadra di Spalletti meritatamente in vantaggio, anche se la rete nasce da una dormita della difesa scaligera. Stesse formazioni alla ripresa del gioco e, subito mischia gigantesca davanti ad Ospina che riesce, in qualche modo a mettere sul fondo. L’arbitro decide, fra le proteste dei gialloblù che è rimessa e non corner mentre il portiere rimane a terra oltre quattro minuti. Poco prima del ventesimo Spalletti opera due sostituzioni fuori gli esterni Politano e Lozano e dentro Elmas e Insigne. Subito dopo, su punizione di Caprari, Barak di testa mette alto mentre, al venticinquesimo, in situazione sempre da rimessa laterale, il Napoli raddoppia. Prima l’arbitro ammonisce Gunter quindi, sempre nella stessa azione Ceccherini il quale si scontra con un avversario con la palla che finisce in out. Il difensore, alla decisione della terna di concedere la rimessa ai partenopei, prende il pallone e lo scaraventa in tribuna, gesto che gli poteva costare la seconda ammonizione ma, lo distrae dal gioco e astutamente Elmas rimette per Di Lorenzo che indisturbato arriva in area e appoggia al centro dove per Osimhen è un gioco da ragazzi spingere il pallone in fondo al sacco.  L’Hellas dopo il secondo sberlone si risveglia e comincia ad attaccare sulla sua fascia di sinistra con Caprari e Taméze e, proprio il franco-camerunense, poco dopo la mezzora, pennella un perfetto cross che Faraoni, di testa mette nel sette. I gialloblù sembrano riaprire la partita anche perché il Napoli rallenta notevolmente il ritmo e cerca, con mestiere, di guadagnare tempo. Ogni volta che un giocatore finisce a terra ecco richiamare i sanitari e le lancette girano. L’azione che ha porta al goal si ripete qualche minuto dopo ma, questa volta, il colpo di testa di Barak finisce alto, poi ecco il Doveri’s show. Lungo rilancio della difesa scaligera e, nel cerchio di centrocampo, un difensore napoletano interrompe l’azione con un colpo di braccio. L’arbitro fa platealmente segno che il pallone ha colpito prima la coscia e quindi il braccio e lascia correre il gioco. Purtroppo, al trentasettesimo, su azione analoga, sempre nel cerchio di centrocampo, Ceccherini interviene e colpisce il pallone con il braccio, questa volta il signor Doveri decide di ammonire il difensore scaligero che oltre al secondo giallo si vede sventolare anche il rosso. Gli scaligeri cercano di buttare, il cuore oltre l’ostacolo ma, ogni volta Doveri tarpa loro le ali infatti, al quarantesimo, ammonizione anche per Ilic che diffidato, salterà Empoli. A due minuti dal novantesimo gran tiro dalla distanza di Mario Rui e traversa piena. Tudor decide di effettuare tre cambi fuori Ilic, Barak e Taméze e dentro Hongla, Cancellieri e Casale. Subito dopo il quarto ufficiale indica in sei i minuti di recupero che sono una piccola parte del tantissimo tempo perso nella ripresa. In pieno recupero ancora un pallone che spiove dalla sinistra verso il secondo palo dove si butta Faraoni per colpirlo ma, visto che mai lo avrebbe potuto raggiungere, cerca la deviazione con la mano. Immediato il giallo anche per lui e, anche il capitano, in diffida, salterà Empoli. Poi, al triplice fischio, Faraoni esterna tutta la sua rabbia e il suo giudizio nei riguardi del fischietto romano che gli mostra immediatamente il rosso, quindi a Empoli mancheranno Faraoni, Ceccherini e Ilic per squalifica nella speranza che non avvengano altri problemi fisici perché ormai la rosa è diventata molto ristretta.

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