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Un tempo non basta per portare a casa bottino pieno dalla laguna 1-1

  Non va oltre il pareggio l’Hellas Verona nel derby in laguna con il Venezia. Grosso, che non recupera Matos, sceglie Crescenzi e Balkovec, sugli esterni, con il rientrante Caracciolo e Marrone, centrali. Zaccagni, Colombatto e Henderson formano il centrocampo mentre Ragusa, Di Carmine e Laribi operano in avanti. Si gioca sotto una pioggia battente che vende scivoloso il terreno del vecchio Penzo. Parte bene l’Hellas che all’ottavo passa in vantaggio. Di Carmine apre per l’accorrente Crescenzi il cui cross è deviato di piatto da Zaccagni. Per una ventina di minuti solo i gialloblù in campo poi i ragazzi di Zenga cercano di risvegliarsi con un pericoloso pallonetto di Falzerano che cerca di superare Silvestri ma la palla esce sul fondo. Sempre i gialloblù in avanti anche se, come accade troppo spesso, non sono freddi e cinici nelle conclusioni in particolare Laribi dimostra che il goal non fa parte del suo Dna. Proprio l’ex cesenate sul finire del tempo no da sufficiente forza al colpo di testa, su splendido traversone di Ragusa, permettendo al portiere di salvare. La ripresa si apre con l’ammonizione di Colombatto per fallo su Segre, che era stato ammonito nel primo tempo. Si gioca da una parte all’altra con molti errori anche per il campo sempre più scivoloso. Fioccano comunque le occasioni per l’Hellas ma sia Di Carmine, ma soprattutto Ragusa, non le sfruttano a dovere. Intorno al ventesimo anche Ragusa finisce sul taccuino dell’arbitro e, subito dopo, il Venezia pareggia. Su azione d’angolo c’è un primo intervento di Caracciolo che allontana ma, poi, in mischia Di Mariano, fra una selva di gambe, trova l’angolino. Il pareggio galvanizza gli arancioneroverdi che si buttano in avanti e Grosso pensa di rafforzare il centrocampo con Dawidowicz per Zaccagni. A un quarto d’ora dalla fine Falzerano costringe a una bella deviazione Silvestri ma, cinque minuti dopo, l’Hellas ha l’opportunità di passare. Henderson verticalizza per Ragusa il cui traversone scavalca il portiere arriva Di Carmine che di testa colpisce in pieno il palo. Grosso richiama Laribi per Cissé che, dopo poco, lanciato da Henderson è chiuso da un difensore. Esce anche Ragusa per Tupta ma siamo ormai ai titoli di coda. Un pareggio che, dopo il primo tempo, sa di beffa ma, che dopo le due sconfitte consecutive, serve a risollevare l’ambiente. Sabato contro il Perugia la speranza è di vedere un Di Carmine toccato dalla grazia del goal come nei suoi anni in terra Umbra. –Foto Francesco Grigolini- fotoexpress-

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