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Decide un super Caprari ma Casale e Lazovic sono sul podio

Pandur7–Non ha colpe sulla rete, compie tre ottime parate, Montipò può guarire tranquillamente. Casale 7- Ottima partita del ragazzo di Negrar.  Chiude con assoluta personalità e, quando serve, spinge anche in avanti. Mette la museruola al pericoloso ex Verde. Günter 6,5 – Rientra dopo oltre un mese di assenza e si dimostra subito in palla. Dirige la difesa come lui sa fare. Ceccherini 6,5- Scontata la squalifica torna a disposizione e, il suo peso, si sente. Al quarto d’ora del primo tempo ha l’opportunità di segnare la sua prima rete gialloblù ma calcia alto. Taméze 6,5-Questa volta Tudor lo inventa esterno e lui si adatta. Corre fino ad esaurimento però le palle le prende sempre lui, un’autentica calamita. (Depaoli s.v- Una decina di minuti per bagnare la nuova maglia. Si dimostra bravo quando spinge.) Ilić 6,5- Buona prova del ragazzo che, con il riposo sembra aver riacquistato i giusti tempi. Veloso 6,5- Il professore è tornato in cattedra. Dirige come sempre con i tempi giusti l’azione d’attacco ma è pronto anche quando deve difendere dove fa valere la sua straordinaria esperienza.  Lazovic 7- Primo tempo stratosferico. Imprendibile per tutti i difensori. Un clamorosa traversa, che sta ancora dondolando, gli nega la gioia del ritorno al goal.  Lasagna 6,5- Partecipa con grande attivismo a tutte le azioni scaligere. Suo l’assist per il raddoppio di Caprari come sua è stata la palla filtrante per Simeone da cui è nato il vantaggio. Completamente recuperato. (Barák 6,5-Anche lui rientra dopo oltre un mese d’assenza. Nel recupero ha la palla della terza rete ma esce di un’unghia. Però il suo peso in campo si sente.) Caprari 8 (foto)-  Match winner della partita. Segna la prima rete da opportunista la seconda con un pezzo pregiato. Sulla corsia di sinistra dialoga alla grande con Lazovic ma s’intende a meraviglia anche con Lasagna. Simeone 6,5 – Non segna da Venezia e il digiuno arriva a quattro gare, però partecipa sempre con grande generosità alle azioni d’attacco della squadra decisivo il suo passaggio, anche se deviato, in occasione del vantaggio. (Kalinic 6- Per una ventina di minuti lotta con gli arcigni difensori liguri per cercar di far risalire la squadra e il suo compito lo svolge al meglio.

 

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