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La Salernitana pesca il jolly e sbanca il Bentegodi

Nel freezer serale del Bentegodi la Salernitana, società miracolata all’ultimo momento, la scorsa settimana, trova il jolly e batte l’Hellas. Al termine di giorni difficili per il Covid-19 Tudor, che perde oltre agli otto, della scorsa giornata, anche Sutalo, riesce a mandare in campo quasi la stessa formazione che ha sbancato La Spezia. Per le problematiche della pandemia, che ha colpito due dei tre portieri scaligeri, è stato fatto rientrare, dal prestito al Trento, il classe duemila Mattia Chiesa, che va in panchina insieme a soli altri sette compagni, compresi tre ragazzi della Primavera. Quindi davanti a Pandur, Ceccherini, spostato a destra, con Gunter e Casale, dirottato sulla mancina. A centrocampo, dal primo minuto Depaoli, con Ilic, Veloso e Lazovic mentre Lasagna (foto) e Caprari operano alle spalle di Simeone. Partono subito forte i gialloblù e Veloso, al termine di una bella triangolazione Lasagna, Caprari, Lazovic impegna il portiere. Subito dopo interessante incursione di Casale con deviazione in angolo dei difensori. Poco prima del quinto Veloso svirgola un rinvio che permette ai campani una pericolosa ripartenza, grande il recupero di Lasagna che blocca il pericolo, poco dopo su traversone di Depaoli lo stacco di testa di Simeone è deviato in angolo, angoli che si succedono tanto che al ventesimo sono già sette. Al venticinquesimo improvvisa girata di Lasagna che chiama il portiere a una bella parata. Poco prima della mezzora, incredibilmente, la Salernitana passa in vantaggio. C’è un lungo rilancio per Gondo. Gunter sembra davanti ma, l’italo ivoriano riesce a mettere la gamba davanti a quella del difensore che lo tocca e per l’arbitro è rigore. Il penalty è trasformato con un violento tiro centrale, sotto la traversa, da Djuric. I ragazzi di Tudor cercano di riordinare le idee ma i campani si barricano all’interno della loro area e non permettono agli scaligeri di rendersi pericolosi. Si va al riposo sotto di una rete ma con l’impressione che prima o poi il fortino possa capitolare. Stesse formazioni al rientro in campo. Al primo minuto, su attacco di Ceccherini, l’Hellas conquista un altro angolo mentre, poco prima del quarto d’ora Tudor richiama Simeone per Kalinic e Depaoli per Barak. Passano pochi minuti e i gialloblù pareggiano. Bella palla in profondità di Veloso per Lazovic che batte imparabilmente Belec. Passano meno di dieci minuti e la Salernitana torna in vantaggio. Scontro, ai venti metri, fra Caprari e Zortea che rimane a terra. Per il modesto arbitro Dionisi è fallo dello scaligero. Batte, magistralmente, la punizione Kastanos con la palla, forse toccata dalla barriera, che toglie le ragnatele dall’incrocio dove Pandur, purtroppo, non può arrivare. Gli scaligeri si catapultano in avanti, sfiorano ripetutamente il pareggio, prima con uno spettacolare colpo di tacco di Kalinc, su traversone di Veloso, con Ilic che non arriva alla deviazione per centimetri, poi con Barak che, servito da Lazovic, batte a colpo sicuro e, a portiere battuto, salva quasi sulla linea Gagliolo. Intento si susseguono gli angoli che alla fine saranno ben diciassette. A due minuti da novantesimo rosso diretto per Ilic che, applaude ironicamente l’arbitro, dopo un’assurda punizione in favore dei campani. Nei sette minuti di recupero non succede più nulla nonostante i disperati tentativi degli scaligeri e, alla fine, la tattica ultra conservatrice e, molto spesso assolutamente ostruzionistica della formazione di Colantuono, strappa i tre punti e lascia l’Hellas fermo a quota ventisette. Domenica, a ora di pranzo, trasferta ultransidiosa a Reggio Emilia contro la bestia nera Sassuolo, galvanizzata dalla cinquina rifilata all’ Empoli.

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