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Mercati a km0: non solo, prodotti agricoli, ma anche opportunità di incontro e di socializzazione

“Galleria Filippini”, ex Macello, gestita da Coldiretti Verona, fa rivivere l’antico, omonimo quartiere di Verona.

Qualità dei prodotti agricoli locali, ritenuti apportatori di salute, e relazione di fiducia con il produttore, che, con gentilezza spiega e consiglia i clienti, sono solo alcuni dei fattori, che caratterizzano le scelte dei veronesi al Mercato Coperto di Campagna Amica Verona, in Galleria Filippini, ed emersi dalla ricerca, promossa da Coldiretti Verona e coordinata da Debora Viviani, Uni Verona. “Dopo un anno e mezzo, dall’apertura del Mercato Coperto – ha precisato Debora Viviani, durante la presentazione dell’indagine – è aumentata la fidelizzazione dei clienti e la loro fiducia, nei confronti degli agricoltori e dei loro prodotti. Emerge, inoltre, che il rapporto con i produttori e la loro gentilezza, nella vendita sono alcuni elementi chiave nell’acquisto, nonostante ci si trovi in un momento di difficoltà economica”. Dall’indagine, presentata, il 16 febbraio, al Mercato Coperto, è emerso anche l’identikit del consumatore tipo: donna, tra i 45 e 65 anni, seguita subito dalla fascia 26-35 anni, che vive in famiglia, con figli; è laureata, lavoratrice dipendente, residente nel Comune di Verona e frequenta il Mercato Coperto di Campagna Amica, tutte le settimane, acquistando, soprattutto, frutta e verdura, tenendo d’occhio qualità, freschezza, certezza della provenienza e cortesia dei produttori.  “Il Mercato Coperto come gli altri in città e provincia – 11 solo nel Comune di Verona – si evolve e diventa un appuntamento fisso sempre più frequentato”, ha evidenziato Franca Castellani, vice presidente di Coldiretti Verona e presidente del Consorzio Veronatura, che gestisce i mercati a km0 di Campagna Amica, in apertura della tavola rotonda, dal titolo: “I Mercati di Campagna Amica. Quando la campagna diventa strategica, per la città del futuro”, tenutasi in Galleria Filippini. La presentazione dei risultati della ricerca è stata occasione, per interventi, moderati dal capo redattore del quotidiano L’Arena, Luca Mantovani, da parte del sindaco di Verona, Damiano Tommasi, e del direttore della Fondazione Campagna Amica, Carmelo Troccoli. Ha chiuso l’incontro Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona. “Il tema del Mercato Coperto – ha affermato Damiano Tommasi – apre la strada a due temi: la valorizzazione degli spazi e la natura del luogo che non è solo vendita e consumo di prodotti locali, ma è soprattutto spazio di socializzazione e di incontro. Il Mercato è anche il luogo in cui poter guardare negli occhi i produttori e farsi raccontare, da loro, i prodotti. Nella società di oggi, spesso manca il tempo necessario per costruire relazioni di fiducia”. Il Sindaco ha altresì evidenziato l’importanza della riqualificazione di luoghi della città, come l’ex Macello, divenuto “Galleria Filippini”, dedicata alla promozione del territorio e dei suoi prodotti.Carmelo Troccoli: “Siamo gli artefici di un nuovo rapporto tra agricoltura e cittadinanza: il punto di partenza sono i mercati contadini, che creano un nuovo punto di contatto tra campagna e città dove vive la maggior parte della gente. Ed è quello che stiamo facendo con Campagna Amica, in questi anni con 1200 mercati contadini, sul territorio nazionale e circa 20.000 aziende agricole. Il Mercato Coperto di Verona è un esempio di rigenerazione urbana, di relazione tra la campagna e la città, tra gli agricoltori e i cittadini”. Troccoli ha aggiunto che “stiamo lavorando per costruire un gemellaggio tra Campagna Amica Verona, l’associazione dei mercati contadini e la capitale della Danimarca Copenaghen”.“Questo – ha evidenziato Alex Vantini – è il luogo del buon cibo di qualità, dell’educazione e della cultura alimentare, di socialità e riqualificazione degli spazi. Non vogliamo fermarci qui, ma ampliare il Mercato per dare a più imprese agricole la possibilità di portare i loro prodotti e aumentare l’offerta per i cittadini, da coinvolgere attraverso un’ulteriore riqualificazione di questi spazi, in centro città”. Quanto ai risultati della ricerca, sopra citata, risulta che i consumatori, oltre alle qualità dei prodotti, scelgono il Mercato Coperto, anche per la gentilezza e la disponibilità dei produttori, a fornire informazioni e consigli. Valori questi, ritenuti rilevanti dal consumatore, tanto da influenzare il numero e volume dei prodotti acquistati. La gentilezza è considerata più importante dei prezzi di vendita e influisce in modo positivo sulla percezione della qualità dei prodotti stessi. Emerge, ancora, una forte fidelizzazione dei clienti con il 75,5% degli intervistati, che frequenta tutte le settimane il Mercato Coperto, per la spesa. Tra i motivi della scelta vi è la presenza di prodotti biologici, l’intento di contribuire alla sostenibilità senza sprecare e di sostenere l’economia locale. I prodotti maggiormente acquistati sono frutta e verdura (96,9%), carne, prodotti lievitati, pesce e produzioni gastronomiche. I consumatori premiano il Mercato Coperto per la qualità e la freschezza dei prodotti a km0,  ritenendoli positivi, per la salute. Rilevante la certezza della provenienza. Il 98% degli intervistati ha ammesso di fidarsi degli agricoltori, che vendono i loro prodotti e il 90,2% raccomanderebbe il Mercato a qualcuno. Partecipare a degustazioni, corsi di cucina e presentazione di libri, sono per oltre la metà degli intervistati (62%), prospettive interessanti, così come far seguire ai bambini laboratori didattici. Il luogo in cui si trova il Mercato è valutato positivamente, poiché si può consumare, seduti e all’aperto, i prodotti locali, genuini, di gastronomia, accompagnati dai migliori vini del territorio. Già si è detto sull’innovativa “Galleria Filippini”, ma, data l’occasione, come, ormai antico amico del mondo agricolo e altrettanto antico frequentatore dell’antica Verona, dobbiamo garantire che, quando abbiamo saputo della definitiva destinazione dell’ex Macello a Coldiretti, siamo rimasti straordinariamente soddisfatti della saggia iniziativa. Abbiamo visto, in essa, come è avvenuto e sta realizzandosi, un passaggio forte ed incisivo alla volontà di più e meglio fare conoscere alla città il troppo sconosciuto mondo della campagna, con i suoi innumeri e freschi prodotti, eliminando quel duro e muto vallo, che, da sempre, li separava. Non solo: conoscendo bene la zona, vediamo, grazie a Campagna Amica, un Quartiere Filippini rinato, con un’ottima riqualificazione dell’ex Macello e dell’ambiente circostante. Che, con la sua offerta agroalimentare e l’ottima, solare posizione sull’Adige, richiama movimento e crea socialità. Ma, al centro di tutto, è pur sempre il mondo agricolo, come cennato, che, nel suo silenzio, opera e sacrifica, senza imporre, e per il quale vale, e varrà, eternamente, l’espressione: senza agricoltura, non c’è vita! Ciò, non dimenticando, pure, che se c’è paesaggio, questo e, oggi, in buona parte, un ulteriore risultato della presenza dell’agricoltore, definito – ed assolutamente, lo è – da nostro fratello, Paolo, insostituibile “sentinella del territorio”… Chi vive, stretto, costretto, senza pietà, fra il cemento cittadino, ora, attraverso Galleria Filippini, finalmente, viene a saperlo…

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