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Nuovi interpreti per La Traviata di Verdi al 99°Arena di Verona Opera Festival 2022

S I grandi verdiani Francesco Meli e Amartuvshin Enkhbat, fra gli artisti più richiesti al mondo, salgono per la prima volta sull’immenso palcoscenico de La Traviataareniana insieme alla protagonista Nina Minasyan    Marco Armiliato, Direttore Musicale del 99° Opera Festival, guida Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona, con Ballo e Tecnici nella sontuosa ultima creazione di Franco Zeffirelli, con i costumi di Maurizio Millenotti e le coreografie di Giuseppe Picone    Tre opere diverse per questo fine settimana in Arena con cast stellari:Carmen giovedì 14, La Traviata venerdì 15, Aidasabato 16 luglio

 

Le stelle dell’Opera sono a Verona per un fine settimana di grandi spettacoli e grande musica: dopo Carmen con un cast completamente nuovo, è la volta di nuove voci anche per La Traviata di Verdi, affidata ad artisti verdiani richiesti in tutto il mondo. Alla sua prima stagionale, il grande tenore Francesco Melitorna in Arena come atteso Alfredo Germont, dopo aver mietuto successi a Dresda, Milano, Roma e Chicago in quattro diversi titoli del Maestro di Busseto, di cui è interprete di riferimento. Giorgio Germont, padre di Alfredo, per un’unica eccezionale data è affidato alla voce e alla figura del baritono Amartuvshin Enkhbat, già Nabucco inaugurale del Festival e reduce da uno storico riconoscimento personale di pubblico e critica come protagonista di un nuovo Rigoletto alla Scala.

Questi eccellenti artisti vanno ad affiancare la Violetta Valéry del giovane soprano armeno Nina Minasyan, sorpresa del 99° Arena di Verona Opera Festival 2022, in cui ha debuttato come protagonista delle prime recite di questa Traviata, un allestimento sontuoso che è anche l’ultima creazione di Franco Zeffirelli: la produzione inaugurò il Festival 2019 alla presenza del Presidente della Repubblica e in mondovisione Rai, per regia e scene del maestro con i costumi di Maurizio Millenotti, le coreografie di Giuseppe Picone e le luci di Paolo Mazzon. Lo spettacolo, lascito artistico di Zeffirelli, adatta l’intima storia di Violetta, di amore, rinuncia e riscatto, alla grandiosità unica degli spazi areniani, nel rispetto completo dell’opera verdiana.

Nelle parti di fianco, scelte con grande cura fra cantanti già affermati a livello internazionale e giovani promettenti, cui Fondazione Arena pone particolare attenzione, si confermano gli interpreti delle prime serate: l’amico Gastone, visconte anima delle feste, è interpretato da Carlo Bosi, il Barone Douphol da NicolòCeriani; il mezzosoprano norvegese LillyJørstad è Flora, insieme al giovane Marchese d’Obigny di Alessio Verna; Francesca Maionchie Max René Cosotti sono i fedeli Annina e Giuseppe al servizio di Violetta, il giovane basso Francesco Leone è il Dottor Grenvil, mentre Stefano Rinaldi Miliani riveste il doppio ruolo di Commissionario e Domestico di Flora.

L’Orchestra della Fondazione Arena e il Coropreparato da Ulisse Trabacchin sono diretti da Marco Armiliato, Direttore Musicale del Festival 2022. Insieme ai Tecnici, ai numerosi mimi e figuranti, ci sarà anche il Ballocoordinato da Gaetano Petrosino, impegnato nelle coreografie originali con due prestigiose étoiles di oggi: i primi ballerini EleanaAndreoudi e Alessandro Staiano. Repliche: 22, 30 luglio (ore 21.00), 6, 20 agosto e 1 settembre(ore 20.45)

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