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Torna “La Rondine” di Puccini al Filarmonico

È stato presentato questa mattina, in Sala Fagiuoli, il ritorno a Verona, dopo ventidue anni, al Teatro Filarmonico, de “La Rondine” di Giacomo Puccini, nell’ambito dell’anno pucciniano. A presentare l’operetta ma, che Giacomo Puccini preferiva definire commedia lirica, c’erano Stefano Trespidi, Vice Direttore Artistico, Francesco Ommassini, della Direzione Artistica, il M.tro Alvise Casellati, Direttore, Stefano Vizioli, Regista, e il M.tro Roberto Gabbiani, Direttore del Coro. Il regista, nell’illustrare l’opera, ha tenuto a sottolineare come, al contrario di Butterfly, dove l’ultima versione del 1906, è sicuramente la migliore, qui vince, a suo giudizio, la prima versione. L’opera scritta dal veronese Giuseppe Adami fu presentata per la prima volta nel 1917. Puccini connota La Rondine nella metà dell’800 ma, vista la sensualità della trama, il regista, d’accordo con il costumista e lo scenografo, hanno puntato su una Parigi anni ’50, l’epoca delle grandi sartorie tipo Schubert e dei primi Balenciaga, contrapponendola, nel secondo atto, agli ambienti “alternativi” con i balli apaches dell’epoca della prima Juliette Greco. Saranno la soprano Mariangela Sicilia, Magda, e il tenore Galeano Salas, Ruggero, i due personaggi principali dell’opera, che andrà in scena, per quattro recite. Domenica 18 febbraio, alle 15,30, mercoledì 21 febbraio, alle 19, venerdì 23, alle 20 e domenica 25, alle 15,30. Punti vendita: TicketOne.it, oppure biglietteria@arenadiverona.it, la biglietteria del Teatro Filarmonico è aperta due ore prima dello spettacolo. Intanto oggi, giovedì 15 febbraio, alle 18, in Sala Filarmonica, in Via Roma 1, il giornalista, critico musicale e scrittore Alberto Matteoli, racconterà, nell’ambito degli incontri di approfondimento gratuiti, La rondine. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.

 

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