Si è tenuto al Teatro Filarmonico un concerto straordinario in occasione della Riunione Ministeriale G7 Industria, Tecnologia e Digitale a Verona, voluta dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Alfonso Urso. La Fondazione Arena ha organizzato, per l’occasione, un Concerto lirico sinfonico al quale hanno partecipato, sotto la bacchetta del Maestro Francesco Ommassini sette artisti in rappresentanza delle sette Nazioni presenti (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti). I protagonisti dell’eccezionale serata sono stati i tenori Julien Behr e Ivan Magrì, i soprani Lina Johnson, Yasko Sato e Leah Gordon, il baritono Jolyan Loy e il mezzosoprano Theresa Kronthaler che hanno interpretato alcune delle più belle arie della storia del Canto lirico in Italia, patrimonio dell’Umanità, fra cui brani dalla Carmen, dalla Turandot, dal Rigoletto, e dalla Madama Butterfly. Al concerto hanno assistito, oltre al Ministro Urso, che ha fatto gli onori di casa, il Sindaco e Presidente della Fondazione Damiano Tommasi, la Sovrintendente Cecilia Gasdia, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il Prefetto di Verona Demetrio Martino e il Presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini. Le delegazioni hanno avuto l’opportunità, oltre ad assistere allo spettacolo del Filarmonico, di visitare il Museo Lapidario Maffeiano e la Sala Maffeiana. La Fondazione Arena, oltre aver avuto l’onore di programmare l’importante spettacolo per una qualificata platea internazionale, ha avuto, poche ore prima del concerto, l’incontro con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che, accompagnato dal Sottosegretario Gianmarco Mazzi, ha voluto visitare i laboratori di Fondazione Arena dove, un team di qualificati artigiani, falegnami, sarti e costruttori lavorano tutto l’anno per realizzare le scenografie e i costumi degli spettacoli in scena in Arena e al Teatro Filarmonico ma, soprattutto per vedere come procedono i lavori delle scenografie per l’evento celebrativo del 7 giugno in Arena. Particolarmente felice Cecilia Gasdia che ha ricordato come l’Opera sia stato il primo Made in Italy della storia ma si è detta anche molto soddisfatta del lavoro che artisti e maestranze producono nel vero senso della parola dalle scene, ai costumi. Il grande lavoro dimostra l’enorme professionalità dell’artigianato che va tutelato perché è un patrimonio inestimabile.